Papa Francesco

"Voi sapete, cari giovani universitari, che non si può vivere senza guardare le sfide, senza rispondere alle sfide. Colui che non guarda le sfide, che non risponde alle sfide, non vive. La vostra volontà e le vostre capacità, unite alla potenza dello Spirito Santo che abita in ciascuno di voi dal giorno del Battesimo, vi consentono di essere non spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei. Per favore, non guardare la vita dal balcone! Mischiatevi lì, dove ci sono le sfide, che vi chiedono aiuto per portare avanti la vita, lo sviluppo, la lotta per la dignità delle persone, la lotta contro la povertà, la lotta per i valori, e tante lotte che troviamo ogni giorno." Papa Francesco

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venerdì 16 febbraio 2018

Cappellani sì, militari no! (comunicato Pax Christi)


Pax Christi Italia ha appreso che “il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di Intesa tra la Repubblica italiana e la Santa Sede sull’assistenza spirituale alle Forze armate".
Per ora le scarsissime notizie al riguardo non depongono a favore di un buon risultato a proposito della smilitarizzazizone dei cappellani per la quale Pax Christi da molti anni ha sollevato la questione.

L'ha fatto nel lontano 1995, in occasione del Convegno della Chiesa italiana a Palermo. Poi in occasione del 30° anniversario della morte di don Lorenzo Milani, del Congresso Eucaristico di Bologna (1997) e ancora nel novembre 1997, con un seminario di studio presso la casa per la Pace a Firenze, promosso in collaborazione con il Centro Studi Economici e Sociali: Cappellani militari oggi e... domani. (Gli atti sono disponibili sul sito di Mosaico di pace.)
La rivista Mosaico di pace ha più volte pubblicato interventi e contributi su questo argomento, come il dossier “Sacerdoti, padri e generali”, del novembre 2013. Il 7 novembre 2015 si è tenuta una giornata di studio sempre a Firenze.
La posizione di Pax Christi è sempre stata chiara: “Senza far uso strumentale della storia, senza intenti di polemica fine a se stessa, Pax Christi chiede, nuovamente, che si ritorni a discutere sul ruolo dei cappellani militari, non per togliere valore alla presenza e all’ annuncio cristiano tra quanti, soprattutto giovani, stanno vivendo la vita militare, ma per essere più liberi, senza privilegi e senza stellette.”
Come già scritto nel comunicato dell’8 novembre 2015: ”L'annuncio evangelico è inconciliabile non solo con la guerra ma anche con la stessa appartenenza ad una struttura come quella militare, ancora più nella situazione attuale, in cui non esiste più un esercito di leva ma solo di professionisti.”
E ancora: “Come conciliare Vangelo e stellette, coscienza e obbedienza a ordini militari e di guerra? Si può benedire una guerra? Perché una Diocesi Militare? E il comandamento non uccidere? E l’amore per il nemico“?
Pax Christi si augura che ci sia ancora possibilità di modificare questa intesa il cui contenuto sarà sottoposto alla firma delle due parti, Stato e Santa Sede, e dovrà essere recepito con apposito disegno di legge. Rinnova la sua disponibilità a riflettere insieme e a contribuire alla definitiva stesura dell'intesa in modo limpido e sinodale, anche per evitare si ripeta quanto è successo con la nomina di Papa Giovanni XXIII a patrono dell'esercito italiano.
In questa Quaresima, che si apre con una giornata di preghiera e digiuno per la pace in Africa e nel Medio Oriente, la smilitarizzaizone dei cappellani può essere un gesto significativo di conversione al Vangelo dell'amore che rischia di raffreddarsi per “il dilagare dell'iniquità”, ha scritto il papa nel suo messaggio per la Quaresima richiamandosi a Matteo 24,12. L'avidità di denaro, infatti, si tramuta in violenza contro la terra avvelenata, i mari inquinati che ricoprono i resti di tanti naufraghi e i cieli “solcati da macchine che fanno piovere strumenti di morte”.
A 25 anni dalla sua morte, ricordiamo le parole di don Tonino Bello, che intervistato da Panorama il 28 giugno 1992 sui cappellani militari, si dichiarava sensibile soprattutto ai costi relativi alla credibilità evangelica ed ecclesiale.
Per lui, e per noi, è necessario mantenere un servizio “pastorale” distinto dal ruolo militare. “Accade già nelle carceri”, osservava: “non si vede per quale motivo non potrebbe accadere anche nelle forze armate. Cappellani sì, militari no ”.
Firenze, 14 febbraio 2018 Pax Christi Italia
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Contatti:
Segreteria Nazionale di Pax Christi: 055/2020375 info@paxchristi.it
Coordinatore Nazionale di Pax Christi: d. Renato Sacco 348/3035658 drenato@tin.it 

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