Papa Francesco

"Voi sapete, cari giovani universitari, che non si può vivere senza guardare le sfide, senza rispondere alle sfide. Colui che non guarda le sfide, che non risponde alle sfide, non vive. La vostra volontà e le vostre capacità, unite alla potenza dello Spirito Santo che abita in ciascuno di voi dal giorno del Battesimo, vi consentono di essere non spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei. Per favore, non guardare la vita dal balcone! Mischiatevi lì, dove ci sono le sfide, che vi chiedono aiuto per portare avanti la vita, lo sviluppo, la lotta per la dignità delle persone, la lotta contro la povertà, la lotta per i valori, e tante lotte che troviamo ogni giorno." Papa Francesco

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mercoledì 31 gennaio 2018

Il labirinto dei profughi (bozzetti dalla Turchia)

In Turchia ci sono 3,6 milioni di profughi dalla Siria e dai paesi limitrofi in guerra su una popolazione totale di 80 milioni. Un abitante su 24 in Turchia è un profugo. A Iskenderun su 600mila abitanti, 170mila sono profughi siriani.

martedì 30 gennaio 2018

Di che nome ti chiamano? (Bozzetti dalla Turchia)

Ad Antiochia per la prima volta ai seguaci di Gesù fu dato un nome collettivo, un'appartenenza, la bozza di una identità. Passando nelle strette vie del vecchio quartiere ebraico della città, sui muri rimbellati da non molti anni, campeggiano simboli pop vagamente ribelli:

lunedì 29 gennaio 2018

A Tarso ci siamo tutti (bozzetti dalla Turchia)

Festeggiamo insieme a tutte le comunità cristiano cattoliche (non solo di rito latino perché tra noi ci sono anche profughi dall'Iran) la conversione di San Paolo.

domenica 28 gennaio 2018

Primi passi (bozzetti dalla Turchia)

Sto camminando. Sabato 27 gennaio ed è il giorno della memoria. Al porto di mersin si respira sole e desiderio di passeggiare in strada dopo una settimana di pioggia.

venerdì 26 gennaio 2018

Si parte!

Carissimi lettori del blog,

come sempre si arriva un po all'ultimo a mettere insieme le cose nello zaino e...fuori.

vi scrivo solo queste 2 di numero 2 righe di saluto ma vi rimando al mio rientro il prossimo 10 febbraio.

Fate buone cose fin ad allora e preghiamo gli uni per gli altri. Io provo a fare lo stesso.

martedì 23 gennaio 2018

Vivere da straniero il Vangelo (intervista a padre Paolo Bizzeti)

Monsignor Paolo Bizzeti, gesuita, succeduto a monsignor Padovese* dopo un intervallo assai lungo, avendo preso possesso della cattedrale di Iskenderun il 29 novembre del 2015. «È vero – dice il vicario apostolico – sono occorsi più di 5 anni per colmare quel vuoto, cosa che non ha mancato di aggravare lo choc della comunità cristiana locale. Certo, in una situazione di estrema scarsità di risorse umane e finanziarie non era facile trovare un successore. Ma si è anche sottovalutata l’importanza di assicurare una continuità alla presenza cristiana in questa regione. 
Forse si è pensato che la Turchia fosse ormai un Paese islamizzato, chiuso, anche se in tutti questi anni le comunità cristiane e i religiosi hanno potuto continuare il loro servizio. Insomma, è innegabile un certo ritardo da parte della nostra Chiesa latina nel comprendere l’importanza della Turchia anche per il cristianesimo di oggi, oltre che come luogo delle origini cristiane. Qui siamo alla cerniera tra Oriente e Occidente, in un crocevia dove i problemi dello sviluppo economico, dei modelli di civilizzazione, della convivenza tra le fedi, sono molto sentiti. È quindi importante che la Santa Sede continui a investire su questo Paese. Cosa che infatti è avvenuta negli ultimi anni, in cui sono arrivati tre nuovi vescovi e un nuovo nunzio, monsignor Paul Fitzpatrick Russell, persona dinamica che ama questo Paese».

lunedì 22 gennaio 2018

Diaspore africane (24 gennaio al Cabral)

Diaspore africane. Traiettorie di mobilità e forme associative tra l'Africa e l'Europa

Mercoledì 24 gennaio 2018 ore 17,30 - Biblioteca Amilcar Cabral - Via S. Mamolo 24, Bologna

Missioni militari. Don Sacco (Pax Christi): «Basta con le ipocrisie, Italia ripensaci»



Nello Scavo Avvenire mercoledì 17 gennaio 2018
Il coordinatore nazionale di Pax Christi: i parlamentari votino contro la decisione del governo sull'intervento in Niger
Ho paura di una guerra nucleare, siamo al limite», ha detto papa Bergoglio partendo per l’America del Sud. Don Renato Sacco, coordinatore nazionale di Pax Christi, fa proprio l’appello del pontefice, anche perché dal 1991 a oggi, «invece che diminuire, le guerre sono aumentate». 

domenica 21 gennaio 2018

Se muore un bambino non domandiamoci di che parte è, è l'uomo che muore. (Commento di padre Balducci alla 3^ DOMENICA T.O. - Anno B)

21 Gennaio 2018 - 3^ DOMENICA TEMPO ORDINARIO - Anno B

Ora sappiamo quello che le vecchie generazioni non sapevano: se noi crediamo di affermare la pace attraverso la violenza non ci riusciamo perché muoiono le cose. Ora sta morendo il mare. Chissà quante cose moriranno!

PRIMA LETTURA: Gio 3, 1-5. 10- SALMO: 24/25- SECONDA LETTURA: 1 Cor 7, 29-31- VANGELO: Mc 1, 14-20

Aggiornamento pagina ORARI DI SAN SIGISMONDO (fino all'11 febbraio)

SETTIMANA DAL 21 GENNAIO AL 11 FEBBRAIO


DOMENICA 21 GENNAIO----------messa 18.30 SAN SIGISMONDO

sabato 20 gennaio 2018

Non c'è gioia cristiana quando si rubano gli elementi della festa della vita (Papa Francesco alla messa per l'integrazione in Cile)

Dall'omelia di Papa Francesco per la Santa Messa e celebrazione fraterna per l'integrazione dei popoli, in onore di Nuestra Señora del Carmen, madre e regina del Cile, tenutasi a Campo Lobito nella città cilena di Iquique, durante il viaggio apostolico in Cile e Perù (giovedì 18 gennaio 2018):

Questa terra è terra di sogni, ma facciamo in modo che continui a essere anche terra di ospitalità. Ospitalità festosa, perché sappiamo bene che non c’è gioia cristiana quando si chiudono le porte; non c’è gioia cristiana quando si fa sentire agli altri che sono di troppo o che tra di noi non c’è posto per loro (cfr Lc 16,31).

Giornata della Memoria (alcune iniziative a Bologna)


 Il Giorno della Memoria si celebra il 27 gennaio perché in questa data le Forze Alleate liberarono Auschwitz dai tedeschi. Al di là di quel cancello, oltre la scritta «Arbeit macht frei» (Il lavoro rende liberi), apparve l’inferno. E il mondo vide allora per la prima volta da vicino quel che era successo, conobbe lo sterminio in tutta la sua realtà. Il Giorno della Memoria non è una mobilitazione collettiva per una solidarietà ormai inutile. È piuttosto, un atto di riconoscimento di questa storia: come se tutti, quest’oggi, ci affacciassimo dei cancelli di Auschwitz, a riconoscervi il male che è stato.

venerdì 19 gennaio 2018

Tra sfratti e case fatiscenti: quel milione di bambini in povertà

Trascorrere l’inverno per strada, accampati in tende di fortuna, è duro per chiunque. Ma lo è ancora di più se sei un bambino, tra notti gelate, intemperie, precarietà e assenza dei più elementari servizi. E’ ciò che sta succedendo a Roma, in pieno centro, di fronte alla basilica dei Santi Apostoli, dove circa 60 famiglie con i loro figli piccoli (una ventina di minori) hanno trovato ospitalità da agosto sotto il porticato della chiesa, dopo aver subito uno sgombero da un edificio del quartiere di Cinecittà. Italiani ma non solo – ci sono anche magrebini, peruviani, cittadini dell’est Europa – resistono come possono perché non vogliono che le loro famiglie vengano separate: l’unica alternativa proposta dal Comune è stata infatti l’ospitalità in case famiglia, protette e interdette ai mariti e ai figli più grandi. “Senza la famiglia, cosa ci resta?” hanno detto più volte gli abitanti di questa che è diventata ormai una piccola comunità, che vive della solidarietà dei cittadini, insieme all’aiuto del parroco e dei movimenti romani di lotta per la casa.

giovedì 18 gennaio 2018

Dovete scuoterci con le vostre idee se siamo troppo fermi! (p.Francesco ai giovani in Cile)

«Senza la connessione con Gesù, finiamo per annegare le nostre idee, i nostri sogni, la nostra fede e ci riempiamo di malumore». Francesco parla il linguaggio dei nativi digitali per comunicare loro la necessità di rimanere insieme a Gesù. Usa l’esempio della rete, parla di “password”, ma offre consigli che sono tratti dall’insegnamento del santo cileno Alberto Hurtado. Il Papa incontra i giovani del Cile nel Santuario Maipù, storico luogo di culto dedicato alla Vergine del Carmelo e simbolo dell’indipendenza del Paese, perché qui nell’Ottocento venne sconfitto l’esercito spagnolo.

mercoledì 17 gennaio 2018

Seminate la pace a "colpi" di prossimità e vicinanza! (Papa Francesco in Cile)

La pace va seminata «a colpi di prossimità, di vicinanza». E il costruttore di pace sa di dover vincere «meschinità e ambizione». Francesco celebra con queste parole nell'omelia la sua prima messa in Cile.

lunedì 15 gennaio 2018

Presentazione del libro: Buonanotte signor Mao (17 gennaio 2018 ore 17,30)

Mercoledì 17 gennaio 2018 ore 17,30
Biblioteca Amilcar Cabral - Via S. Mamolo 24, Bologna
Presentazione del libro
Buonanotte signor Mao
Storie dall’estremo Oriente
di Gabriele Ba ttaglia (Milieu, 2017)
L’autore ne parla con Gianni Sofri

domenica 14 gennaio 2018

Accogliere, proteggere, promuovere, integrare: 104esima Giornata mondiale del migrante e del rifugiato


Nel mondo sono circa un miliardo le persone in movimento, quasi un essere umano su sette; in Italia i migranti arrivati attraverso la rotta mediterranea nel 2017 sono stati 119 mila, il 34% in meno rispetto allo scorso anno. Si stima che i morti o dispersi nella rotta del Mediterraneo centrale dal Nord Africa verso l'Italia siano stati 3.116. Da inizio anno sono oltre 400 i bambini morti in mare.

Aggiornamento pagina ORARI DI SAN SIGISMONDO

SETTIMANA DAL 14 GENNAIO AL 21 GENNAIO


DOMENICA 14 GENNAIO----------messa 18.30 SAN SIGISMONDO

Il mondo si salva quando viviamo l'amore fino all'offerta di noi stessi. (Commento di padre Balducci alla 2^ DOMENICA T.O. - Anno B)

14 Gennaio 2018 - 2^ DOMENICA T.O. - Anno B

C'è una storia recondita dell'umanità che è storia di salvezza e noi non possiamo metterci al centro. Ecco dove spesso i profeti peccano di indulgenza verso gli impulsi etnocentrici, come quei profeti che sembrano fare di Israele il popolo salvatore del mondo. Non ci sono popoli salvatori.

PRIMA LETTURA: 1 Sam 3, 3b-10. 19- SALMO: 39- SECONDA LETTURA: 1 Cor 6, 13c-15, 17-20- VANGELO: Gv 1,35-42

sabato 13 gennaio 2018

"La pace richiede ponti sempre nuovi": l'omelia dell'Arcivescovo Zuppi del 1 gennaio 2018)

Giornata Mondiale della Pace - Lunedì 1 Gennaio 2018

Rischiamo di rendere la nostra pace stolto ottimismo se non affrontiamo i tanti pezzi della guerra mondiale e le epifanie drammatiche di dolore che ci raggiungono, come quei fratelli e sorelle che emergono dal grande abisso del terzo mondo alla ricerca di futuro. (dall'omelia dell’Arcivescovo Matteo Zuppi in Cattedrale a Bologna )


MAFIA: cronaca di una guerra raccontata da chi la combatte

LUNEDì 15 GENNAIO 2018
ore 20,15 via Toscana 146

Tema della serata: la mafia vista attraverso gli occhi di personaggi impegnati nel contrastare questo fenomeno attraverso diversi modi e strumenti.

I volti dei “combattenti” presenti in sala saranno quelli di Mons. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, del Colonnello Valerio Giardina, comandante Provinciale dei Carabinieri di Bologna, di Elia Minari, membro dell’organizzazione “Cortocircuito”, di Salvatore Ognibene, giornalista e scrittore e di don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano-Terra dei fuochi.

venerdì 12 gennaio 2018

Costruire la pace nella convivenza democratica 7 febbraio 2018 (ASSOCIAZIONE “ABRAMO E PACE”)

ASSOCIAZIONE “ABRAMO E PACE”

Bologna, febbraio 2018


RELIGIOSITÀ, EDUCAZIONE, CITTADINANZA 
Costruire la pace nella convivenza democratica: 
quali compiti per l’educazione?

mercoledì 10 gennaio 2018

don Pino Puglisi: mostra fotografica (6-21 gennaio 2018)

S.Andrea – Mostra fotografica “Non ho paura delle parole dei violenti, ma del silenzio degli onesti”

NESSUNO SI SALVA DA SOLO

Laboratorio formazione 2018

Da mercoledì 31 gennaio torna il Laboratorio della Formazione, con il percorso dal titolo “Nessuno si salva da solo”, per una riflessione estesa sul tema dell’essere insieme.

martedì 9 gennaio 2018

Violenza e guerra nel mondo d'oggi - parte 3 di 3 (di d.Francesco Ondedei)

Io vi propongo un atteggiamento differente, simile a quello di don Milani, ma non di lui soltanto.
Proviamo a chiederci: cosa faremmo se buttassimo a mare quelle cartine impostate che ci indicano come interpretare quelle violenze in cui siamo coinvolti ogni momento senza mai esserne testimoni? Io credo proprio che dal restare fermi in questa cartografia bloccata, dipendano in molte persone, gli atteggiamenti di rabbia, avversione per gruppi etnici, indifferenza di fronte alle morti di centinaia di persone, o a volte incapaci di comprendere la differenza tra la morte di un carinissimo morbidissimo cucciolino investito, con quella di un bimbo dilaniato da una mina o lentamente ucciso dalla povertà.

lunedì 8 gennaio 2018

Violenza e guerra nel mondo d'oggi - parte 2 di 3 (di d.Francesco Ondedei)

Come l'uomo si può orientare nella realtà contemporanea.
Violenza e guerra nel mondo d'oggi
(2)
 di don Francesco Ondedei

Io piuttosto che parlarvi di crisi di valori o di analisi di aerei in caduta libera (penso che vi basti rivedere il bellissimo film L'odio (La Haine) di Mathieu Kassovitz), vorrei parlarvi di quest'altro uomo. Per non cadere in sterili visione di un dover-essere che non contribuiscono a nessun nostro passo in avanti. È il rischio che si corre se si vuole restare su posizioni di contrapposizione tra ciò che è positivo o negativo nella nostra storia. Jameson autore di un testo sulla cultura del nostro tardo-capitalismo, dal titolo “Il Postmoderno”, scrive che “la denuncia morale indignata è un lusso ormai non più praticabile” e questo perchè non occupiamo più una posizione degna di essere definita “distanza critica” per pretendere di avere un giudizio oggettivo sulle cose tale da diventare regola per tutti. Io vorrei provare a parlarvi invece di un uomo. Un altro uomo. Anzi, altri uomini!

domenica 7 gennaio 2018

Assumerci il compito messianico della responsabilità del mondo in vista del trionfo della pace e della giustizia. (Commento di padre Balducci alla Festa del Battesimo di Gesù)

7 Gennaio 2018- BATTESIMO DEL SIGNORE - Anno B

Perché non è poi così importante il battesimo come sacramento conferito quanto la grazia che esso conferisce e questa grazia può fiorire in ogni uomo, anche in uomini che non hanno mai avuto nessun battesimo secondo il rito sacramentale.

PRIMA LETTURA: Is 55, 1-11- SALMO: Is 12,2-6- SECONDA LETTURA: 1 Gv S, 1-9- VANGELO: Mc 1,7-11

Aggiornamento pagina ORARI DI SAN SIGISMONDO

SETTIMANA DAL 7 GENNAIO AL 14 GENNAIO


DOMENICA 7 GENNAIO----------messa 18.30 SAN SIGISMONDO

sabato 6 gennaio 2018

Farci alleati con il viaggio universale, annuncio di salvezza (Commento di padre Balducci alla Festa della Epifania)

6 Gennaio 2018 - EPIFANIA DEL SIGNORE

La cronaca dei nostri tempi noi dovremmo viverla al di fuori delle interpretazioni, ormai consumate, della nostra malizia di scribi. Gli ultimi, i semplici, i poveri, i reietti ci stanno giudicando. Questo è un fatto da tener presente

PRIMA LETTURA: Is 60,1-6- SALMO: 71- SECONDA LETTURA: Ef 3,2-3a.5-6- VANGELO: Mt 2,1-12

venerdì 5 gennaio 2018

Violenza e guerra nel mondo d'oggi - parte 1 di 3 (di d.Francesco Ondedei)

Come l'uomo si può orientare nella realtà contemporanea.
Violenza e guerra nel mondo d'oggi
(1)
 di don Francesco Ondedei

C'erano tre uomini su un aereo, un canfrese un kennesco e un ilblese. Ad un certo punto l'aereo ha un'avaria ed il pilota si accorge che ci sono solo tre paracadute. “io devo salvarmi per raccontare come sono andate le cose!” dice ai tre passeggeri preoccupati. “ma per decidere chi prenderà il pracadute vi farò delle domande.” Chiama l'ilblese e gli chiede: “come si chiamano gli abitanti dell'Ecuador?”. “Ecuadoregni!” risponde. “Bravo! Prendi il paracadute” gli fa. Si fa avanti il canfrese e gli chiede: “come si chiamano gli abitanti di Mosca?” e quello risponde: “moscoviti!” “Bravo! Prendi il paracadute”. Si fa avanti il kennesco scoraggiato e dice “Per me non c'è speranza!”. Il pilota lo rassicura “aspetta! Ti faccio la domanda e poi vedremo!”. 
Pausa. 
“Come si chiamano gli abitanti della Cina?” il tedesco sorride e risponde velocemente “Cinesi!”. Al che il pilota con voce quasi rallentata, battendo il dorso di una mano nel palmo dell'altra, alza il tono della voce e comincia a dire “I NOMI! I NOMI!”.

giovedì 4 gennaio 2018

"Abbiamo bisogno tutti di un cuore di madre" (p.Francesco - 1 gennaio 2018)

«Ogni vita, anche scomoda o ripugnante, va amata. Dio è vicino all’umanità come il bimbo alla madre che lo porta in grembo». Francesco esorta a «lasciare i fardelli alle spalle e a ricominciare da ciò che conta: la pace» e affida il 2018 alla Madonna: «La Madre, firma d’autore di Dio sull’umanità, custodisca quest’anno e porti la pace di suo Figlio nei cuori e nel mondo. La devozione a Maria è esigenza della vita cristiana», non un «galateo spirituale».

mercoledì 3 gennaio 2018

Notizie forti, ingannevoli, divisive, false: cosa sono le fake news?


Si parla molto di fake news, forse dando per scontato che tutti sappiano che cosa sono. Anzi sembra quasi che più se ne parli, più sia difficile definirle. La traduzione letterale italiana è «notizie false» e non è, ovviamente, un fenomeno nuovo o legato alla Rete. Di più: bufale create ad arte, in malafede, per convincencere persone in buonafede a diffonderle sui social network (Facebook, Twitter, WhatsApp, Instagram).

Si creano a scopi diversi: il più noto è quello elettorale. Si propalano informazioni false, in una campagna di disinformazione orchestrata, per screditare l’avversario. L’altro scopo è il guadagno: pompare bufale false ma perfette per colpire l’immaginario, consente di guadagnare soldi con la pubblicità che in Rete si ottiene in proporzione al numero di contatti.

martedì 2 gennaio 2018

Per un'agenda di pace 2018

dal sito UNIMONDO 

E’ iniziato il nuovo anno. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo messaggio di fine anno rivolto agli italiani, ha ricordato che il 4 marzo prossimo si voterà per eleggere le nuove Camere. “Le elezioni – ha detto Mattarella – aprono, come sempre, una pagina bianca: a scriverla saranno gli elettori e, successivamente, i partiti e il Parlamento. A loro sono affidate le nostre speranze e le nostre attese”. Con il Capo dello Stato anche noi auspichiamo “un'ampia partecipazione al voto e che nessuno rinunzi al diritto di concorrere a decidere le sorti del nostro Paese”, soprattutto i giovani. 

lunedì 1 gennaio 2018

Sciupato e ferito con guerre il 2017, ma grati per quanti sostengono il bene comune (papa Francesco al TeDeum)

Jorge Mario Bergoglio ha esordito citando un passaggio della Lettera ai Galati nel quale San Paolo scrive che «quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio» per spiegare che la celebrazione «respira l’atmosfera della pienezza del tempo» non perché «siamo all'ultima sera dell'anno solare, tutt'altro, ma perché la fede ci fa contemplare e sentire che Gesù Cristo, Verbo fatto carne, ha dato pienezza al tempo del mondo e alla storia umana».