Papa Francesco

"Voi sapete, cari giovani universitari, che non si può vivere senza guardare le sfide, senza rispondere alle sfide. Colui che non guarda le sfide, che non risponde alle sfide, non vive. La vostra volontà e le vostre capacità, unite alla potenza dello Spirito Santo che abita in ciascuno di voi dal giorno del Battesimo, vi consentono di essere non spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei. Per favore, non guardare la vita dal balcone! Mischiatevi lì, dove ci sono le sfide, che vi chiedono aiuto per portare avanti la vita, lo sviluppo, la lotta per la dignità delle persone, la lotta contro la povertà, la lotta per i valori, e tante lotte che troviamo ogni giorno." Papa Francesco

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martedì 31 luglio 2018

Vibrare in alto! Viaggio in Tanzania (in partenza). 31 luglio 2018

Un pugno che vibra in alto. Non lontano dalla città, non in un posto isolato: che so!, in montagna, in vetta, in cima innevata, dove solo pochi arrivano. No! In mezzo alla gente.

Un pugno che vibra in alto, in pieno centro! È un gesto di vittoria, un segno che non tutto è perduto, che si può esistere e resistere ancora.

Un pugno che vibra in alto, ma poi ricade sulla fronte di un altro essere umano, invece è la sconfitta!

lunedì 30 luglio 2018

Il Giorno del non-ritorno: Over-shoot day 2018 (e non è una festa da celebrare)


...Noi italiani non facciamo eccezione. Per sostenere i nostri consumi abbiamo bisogno di 4,3 ettari di terra a testa, che è due volte e mezza la quota a cui avremmo diritto. E se guardiamo a cosa ci serve, scopriamo che per il 59% la impieghiamo per liberarci dall’anidride carbonica in eccesso. Anche noi, dunque, dobbiamo concentrarci su questa sostanza, intervenendo su tre ambiti principali di emissione: la produzione di energia elettrica, il riscaldamento domestico, i trasporti. Per l’energia elettrica, la grande sfida è passare dalle centrali termoelettriche, alimentate a gas e carbone, a quelle rinnovabili, alimentate da sole, vento e corsi d’acqua. Già oggi il 32% della nostra energia elettrica proviene da fonti rinnovabili, ma dobbiamo fare molto di più. E se le politiche governative possono dare il contributo principale, qualcosa possiamo fare anche noi dal basso, ad esempio installando un pannello solare sul tetto di casa nostra. Il tema del riscaldamento è di più difficile soluzione, ma potremmo comunque cominciare coprendoci di più piuttosto che alzare la temperatura dei termosifoni, fino a sostituire le nostre apparecchiature con tecnologie moderne che diversificano le fonti energetiche.

domenica 29 luglio 2018

Del mondo....A (v) venire (articoli proposti dal quotidiano)

Sfogliando il quotidiano CEI, spesso si ritrovano articoli ed argomenti che il resto della stampa italiana mette negli spazi degli invisibili!

Qui alcuni articoli di oggi che vi invito a lineare!



sabato 28 luglio 2018

Quella cristiana è una speranza conviviale! (Ernesto Balducci - commento alla 17^ DOMENICA TEMPO ORDINARIO)

29 Luglio 2018 - XVII - TEMPO ORDINARIO - Anno B

Quando ci diciamo o ci chiediamo qual è la speranza alla quale siamo stati chiamati, noi dobbiamo prima farci strada attraverso le risposte già previste, quelle che, in fondo, sono funzionali al mantenimento di questo disordine tragico in cui siamo.

PRIMA LETTURA: 2 Re 4, 42-44- SALMO: 144- SECONDA LETTURA: Ef 4, 1-6- VANGELO: Gv6,1-15

giovedì 26 luglio 2018

Non ha mai chiesto vendetta, solo giustizia

Non ha mai chiesto vendetta, solo giustizia, anche se aveva assistito al più grave eccidio avvenuto in terra europea dalla Seconda Guerra Mondiale. Se ne è andata così il 22 luglio, all’età di 66 anni dopo una lunga malattia, Hatidza Mehmedovic, la presidente e fondatrice dell’associazione Madri di Srebrenica che è stata seppellita il giorno successivo nella sua città natale di Bektici-Suceska vicino a Srebrenica

mercoledì 25 luglio 2018

Viaggio in Brasile 2018 (tutti i link del diario)

ecco in sequenza tutte le ...puntate del diario, come richiesto da qualcuno. Grazie a tutti.

«non abbiamo futuro senza pace e senza convivenza»: le parole del patriarca iraqeno Raphael Sako

«L’abito rosso e la berretta rossa del cardinale simboleggiano il martirio, soprattutto nel nostro Paese, che è stato “provato” più di una volta. Sicuramente simboleggia il sangue di tanti martiri che è stato versato su questa terra da tutti i componenti della società irachena. Ma il rosso è anche un simbolo d’amore, che dovrebbe infiammare il cuore di chi lo indossa, perché offra la sua vita a chi ama senza condizioni». Sono le parole commosse che il patriarca caldeo Louis Raphael Sako scrive nella lettera inviata ai fedeli iracheni al suo ritorno in patria, dopo il Concistoro del 28 giugno scorso in Vaticano in cui il Papa lo ha creato cardinale. 

lunedì 23 luglio 2018

Il grande volo. Viaggio in Brasile. 22/23 luglio 2018

Un viaggio non si conclude mai, ma ad un certo punto, se è veramente un viaggio, allora ha un punto di partenza ed uno di arrivo. Potrei mascherare il titolo di questa ultima pagina di diario con significati ricchi e nutrienti più del mitico Vov, ma si tratta di qualcosa di più prosaico e per certi versi anche divertente.

domenica 22 luglio 2018

All'incrocio di strade. Viaggio in Brasile. 21 luglio 2018

Niente è a caso. Di un viaggio non puoi programmare gli incontri che farai, ma gli incontri che farai rivelano a volte relazioni che sono iniziate ben prima:

venerdì 20 luglio 2018

Allegria di samba. Viaggio in Brasile. 19 luglio 2018

Percorriamo strade. Da Jequie a Salvador sono 370 km. Previste 5 ore e  mezza di viaggio che con le soste aumentano di un'ora. Incontriamo la città Feira de Santana quando abbiamo percorso quasi due terzi del tragitto. Palazzi dopo i tanti km tra il verde secco e arido, con gli imponenti massi lavici, ed il verde colorati di verde dei terreni umidi e fecondi dove pascolano tra bassi arbusti bianche mucche tranquille consumatrici di erba.

giovedì 19 luglio 2018

Abbracciami! Viaggio in Brasile. 18 luglio 2018

Ultimo giorno a Jequie. Iniziamo a sentire quel sapore in bocca, come d'alluminio per il rientro non solo a Salvador, ma in Italia. Ed i vari saluti del giorno sembrano tutti un po più defintivi e ricchi di augurio e benedizione.

mercoledì 18 luglio 2018

Fattoria Speranza. Viaggio in Brasile. 17 luglio 2018

La colazione è un momento importante perché ci offre l'opportunità di dialogare con il nostro ospite, padre Arleckson e quanto ha da dirci riempie tasselli rimasti vuoti nei nostri incontri quotidiani. Per esempio la questione rimasta aperta ieri sul rischio chiusura asili.

martedì 17 luglio 2018

Il cielo in una stanza (quella di Nancy). Viaggio in Brasile. 16 luglio 2018

Primo giorno a Jequie. Siamo nell interior, il paesaggio tutt'altro che pianeggiante, raccoglie la città su un saliscendi efficace per provare i muscoli dei polpacci e ci propone alcune occasioni di paesaggi davvero inediti e lunari quando mettiamo a fuoco nei nostri scatti alcuni massi compatti e di grandi dimensioni che ricordano quelli lavici di Dodoma, Tanzania.

lunedì 16 luglio 2018

Che suono fa un popolo che vive? Viaggio in Brasile. 15 luglio 2018

Domenica. La notte è trascorsa.
Il centro di spiritualità dove siamo ospitati deve ricorrere ad espedienti per sostenersi e quindi affitta locali anche per altro uso. Stanotte c è una festa del compleanno di un 15enne, per la cui celebrazione qui l'uso è di dargli le monumentali dimensioni di una festa di nozze. La musica scorre a fiumi fino alle 5 del mattino.

domenica 15 luglio 2018

Padre Balducci. Commento al Vangelo della XV domenica del TO

15 Luglio 2018 – 15^ DOMENICA TEMPO ORDINARIO - Anno B

E se noi rispondessimo che la fede ci è bastata soltanto ad aspettare l'incontro con Lui, dopo la morte, noi incorreremmo nella condanna. Infatti avere cognizione del disegno del Padre significa farsi carico dell'esistenza delle altre creature e del divenire del mondo.

PRIMA LETTURA: Am 7, 12-15- SALMO:84- SECONDA LETTURA: Ef 1, 3-14- VANGELO: Mc 6, 7-13

Uomini pescatori e donne che li superano. Viaggio in Brasile. 14 luglio 2018

Primo piccolo spostamento dal bairro de Paz in Salvador ad Acupe, l altro lato della baia, circa due ore di strada. Altra presenza delle suore minime, che con le loro case stanno tracciando la nostra rotta in questi giorni. Assomiglia ad un percorso dove le cose programmate sono la cassa del tesoro da aprire e scoprire ciò che non pensavi potesse esserci.

Oggi per esempio era prevista una innocua messa (si fa per dire) alle 11 del mattino dopo il nostro arrivo, invece è venuto fuori che si fa il saluto a Suor Assunta, italiana e veterana della missione. Arrivata qui nel 1965, quando la pioggia scendeva di notte e tu dovevi azzeccare quale coppo avrebbe lasciato cadere maggiore sgocciolio d'acqua e quella era la tua riserva per tutto il giorno. Ora tutto è diverso, ma ancora c è da fare: negli ultimi anni (dopo una breve parentesi in Camerun) si è dedicata ad un villaggio di Sem Terra. Ambiente non facile e abilmente capaci di riprodurre tutte le situazioni di violenza che subiscono, le persone hanno forte richiesta di educazione ed apprendimento, per capire come camminare insieme, perché i fattori di disgregazione sono gia troppi. Su questo stava lavorando, a partire dalla catechesi, sempre fattore si coscientizzazione qui in Brasile.

La messa è per lei, perché ormai superati gli 80 deve rientrare in Italia. Ma qui oggi intervengono tanti, anche il vescovo, per dimostrarle il proprio affetto. Di più, per aver aiutato a formare un pezzo di storia della vita di tanti. Viene voglia di dire che era meglio conoscerla prima anche noi. Un donnino magro, non molto alto, sorridente sempre.

Tra i tanti commossi grazie, quello di 3 preti che hanno ricevuto da lei la spinta a credere nella propria vocazione.
Uno di loro è Jil, parroco nella zona di Ipiau. Come stazza è l'esatto opposto di suor Assunta: più alto, molto più rotondo, più giovane ma non di tanto, poco più che 10 anni. Certamente condivide con lei lo spirito, allegro, autoironico, accogliente, frizzante, come quando ci parla (gia ieri ce lo aveva detto padre Jeorge) del proliferare di sette e pure di quelle forme carismatiche che portano anche i cattolici a vivere fuori dal mondo reale, alla ricerca di qualche conferma divina miracolistica alla propria salute, lavoro, affetto,.... Insomma una sorta di oroscopo versione cristiana, dove il dono di vita e la carità sono solo moneta di scambio per un Dio che ha sete di essere pagato per fare qualcosa in cambio. Insomma, tutta un'altra cosa del dio padre misericordioso che Gesù annuncia.
Cosi descrivendo uno di questi movimenti, delle loro liturgie, dice: iniziano a pregare e poi PAF PAF PAF cadono per terra, accompagna l'affermazione con il gesto blando di una mano che descrive questi invasati.

Ci piace padre Jil, che ci mette in guarda dall incapacità di fare silenzio e stare con se stessi in silenzio, ogni giorno. Senza rischiamo l'incapacità di relazione col prossimo. Penso che questo non riguardi solo la preghiera, ma che sia parte della dimensione radicale dell'uomo. Il nostro silenzio a volte è solo chiasso confinato nella testa.

Pranzo e saluti. Poi con le suore che vivono al bairro più vicino al mare, andiamo su una barca fin oltre la foresta di mangrovie che circonda la zona dove le case diventano il porto, le barche sono canoe lunghe, per tirare su reti da pesce, o appostarsi tra gli alberi per cacciare i granchi neri giganti. Il quartiere ci sembra meno tranquillo di quello di Salvador. È una zona molto afro, qui si concentrava l arrivo degli schiavi dall Africa per le piantagioni di canna da zucchero. Non a caso per secoli Salvador era capitale del Bahia.
Arriviamo fino ad un isola dove incontriamo Marsio e la sua famiglia. Bisnonno italiano, qui sta riparando la casa delle sue vacanze, con l'aiuto di moglie e figli. Nuotiamo, girovaghiamo, poi ci chiede di fermarci a prendere un caffè: praticamente un anticipo della cena dalle suore.

Il clima di accoglienza è reale, siamo come a casa e prendiamo quanto vogliamo di formaggio, prosciutto cotto e gallette che ci vengono serviti. Parliamo della loro vita e della nostra. Come se fossimo lì e starci per sempre. Marsio lo dice "accogliere è quanto torni dalla vita".

La cena con le suore, presente anche suor Assunta, ci trattiene a tavola non solo per consumare il pasto, ma anche per parlare di cose importanti o semplicemente sorridere in una umanità che sempre più viene a galla.


sabato 14 luglio 2018

L'irrinunciabile volto popolare del Bairro. Viaggio in Brasile. 13 luglio 2018

Forse non è un caso che proprio il giorno della festa di santa Clelia sia coinciso con la visita alle comunità parrocchiali del Bairro e alla permanenza tutto il giorno in mezzo alle sue strade, grazie alla paziente guida di Sr Mary Shiny. Forse è stato proprio un grande dono di Dio questa giornata.


venerdì 13 luglio 2018

Peregrino da Trindade. Viaggio in Brasile. 12 luglio 2018

Peregrinare, un verbo che nella mia terra marchigiana arriva a significare il suo esatto opposto: girovagare senza meta. Un Po di vero c è, se si entra in pellegrinaggio lo si fa per tutta la vita, ma l errore è che in realtà una meta c è, un obiettivo.

giovedì 12 luglio 2018

Partiamo dal fondo. Viaggio in Brasile. 11 luglio

Oggi non è giorno di cronache, meglio parlare di persone. La maggior parte del tempo è stata nel Bairro, poco il tempo per scrivere. Meglio iniziare al contrario, meglio partire dal fondo, dalla doppia cena.

Un tuffo in mare. Viaggio in Brasile. 10 luglio

Il mare è dopo esserci accasati. Almeno per me e Mimmo è l altro elemento dove immergersi. Mariagrazia, sua moglie, Emma, che già passò in Brasile 3 anni di servizio pastorale coi carcerati, e don Paolo dall olio senior, con il suo tesoro di 11 anni fidei donum in Tanzania, si fermano alla posada Betel, la pensione cristiana (perplessi qua e la sulle porte per capire se stiamo con loro ci occhieggiano cartelli "IL SIGNORE TI SALVA") dove siamo alloggiati a Itapua, non lontani dal Bairro de Paz dove le suore minime che ci hanno accolto in aeroporto, risiedono.

martedì 10 luglio 2018

Sulla terra. Diario dal Brasile. 9-10 luglio

11 ore di volo più altre 4 abbondanti di volo interno. E stiamo inseguendo la notte: ci sono 5 ore di scarto, di lancette indietro, e volare a destinazione sembra essere viaggiatori nella notte. Sull'aereo per Rio lo schermo di fronte a noi permette di selezionare una pagina riepilogativa del viaggio. 8000 km da Roma, in aumento. Fuori la temperatura è sotto zero. E la notte che stiamo inseguendo non è una linea retta che procede da est a ovest, ma è un onda che si muove sul planisfero come se il cielo stellato avesse le stesse proprietà del mare, e le terre fossero circondate di acqua e asciutto, di luce e di tenebre, alla stessa maniera.

lunedì 9 luglio 2018

"E si continua ad inciampare!". IN PARTENZA per il Brasile (Prima Tappa)

Lula è ancora nel braccio di ferro tra i giudici: chi lo vuole scarcerare, chi nega i suoi diritti.
Nella foto Lula è al centro della folla.


L'inciampo evangelicamente è lo scandalo. Scandalo risveglia qualcosa di brutto nelle nostre coscienze. Per esempio: soccorrere una persona in necessità lo riteniamo idealmente un impegno per tutti, ma quando si tratta di agire concretamente iniziamo a declinare le tante eccezioni farisaiche per non farlo. A questo punto interviene questa parola: è scandaloso o no lasciar morire delle persone innocenti trovando come scusa il fatto che siano traghettate da persone che fanno commercio di esseri umani? L'unico vero modo per non soccorrere qualcuno (ma anche questo sarebbe dubbioso da affermare) è accusarlo, trovare qualche motivo per cui si debba abbandonare a se stesso e se muore è colpa sua!

domenica 8 luglio 2018

«Basta usare il Medio Oriente per profitti estranei al Medio Oriente!»: Papa Francesco a Bari

«Basta usare il Medio Oriente per profitti estranei al Medio Oriente!». Al termine del dialogo a porte chiuse di oltre due ore nella basilica di San Nicola a Bari, dove i patriarchi di tutte le Chiese del Medio Oriente hanno discusso sulla situazione della regione, Francesco e i suoi ospiti liberano delle colombe in segno di pace. Il dialogo serrato si è aperto con una relazione di Pierbattista Pizzaballa, amministratore del patriarcato latino di Gerusalemm e, che ha affrontato il tema dei cambiamenti epocali - sia politici che religiosi - in corso nell’area. La devastazione delle recenti guerre, in particolare nella martoriata Siria, e il ruolo delle Chiese cristiane, che devono abbandonare qualsiasi “alleanza” con i poteri politici ed evitare di affidarsi a strategie umane e politiche di fronte all’emorragia che ha fatto fuggire oltre la metà dei loro fedeli. 

sabato 7 luglio 2018

Al fondo di noi c'è l'insopprimibile esigenza a immaginare e sperare un mondo diverso (Ernesto Balducci - commento alla 14^ DOMENICA TEMPO ORDINARIO)

8 Luglio 2018 –XIV DOMENICA TEMPO ORDINARIO – Anno B

Proprio stamani, nello sfogliare il giornale, leggo che i nostri aiuti all' Africa si perdono metà per la strada. In casa nostra si batte il tamburo dell'aiuto al Terzo Mondo e lungo la pista i ladri, ì profittatori, sono pronti. La nostra speranza ci ritorna addosso.

PRIMA LETTURA:Ez 2, 2-5- SALMO: 122- SECONDA LETTURE: 2 Cor 12, 7-10- VANGELO: Mc 6 1-6

AGGIORNAMENTO pagina ORARI DI SAN SIGISMONDO

Buongiorno a tutti voi

più che altro un avviso per ricordare che dall'8 luglio fino al termine di agosto la celebrazione delle messe feriali e festive a San Sigismondo viene sospesa.

Mons. Bettazzi: lettera aperta al Presidente del Consiglio

Lettera aperta all’Onorevole Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei Ministri italiano
mons-bettazziScrivo questa lettera sul tema scottante degli immigrati (e la scrivo da un edificio diocesano che ne ospita). Lo faccio non come antica autorità religiosa al Presidente di un Governo “laico” (anche se un autorevole membro del Suo Governo ha sbandierato, sia pure in campagna elettorale, simboli apertamente religiosi, anzi cristiani, quindi compromettenti) soprattutto dopo i costanti, appassionati appelli di Papa Francesco e le autorevoli istanze dei responsabili della CEI.
Lo faccio come cittadino dell’Italia che, nella Costituzione, garantisce il diritto d’asilo a quanti, nel loro paese, sono impediti di esercitare le libertà democratiche; lo faccio come cittadino dell’Europa che, nella Carta dei diritti fondamentali, afferma: “La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata”.

venerdì 6 luglio 2018

Occorre tradurre in pratica l'impegno per la Casa Comune: umanità e natura!

Dopo il vertice sul clima di Parigi è necessario «stimolare la traduzione in pratica» dell’impegno che la comunità internazionale ha preso a favore della natura, secondo il cardinale Pietro Parolin, che ha aperto un convegno in Vaticano a tre anni dalla pubblicazione della Laudato si’ di Papa Francesco, una enciclica ben recepita tanto dal mondo scientifico quanto da credenti di altre fedi, ha sottolineato il segretario di Stato vaticano, sottolineando la stretta connessione che per un credente hanno il rispetto per Dio, quello per il creato e quello per gli altri esseri umani, poiché «Dio non aveva due ordini del giorno: prima il mondo e poi l’umanità». 

giovedì 5 luglio 2018

UTOPIA E VANGELO - Le parole di Mons. Zuppi, degli invitati e dei testimoni padre Zanotelli e padre Valletti

da destra a sinistra: Davide Conte, Rosa Maria Amorevole, p.Alex Zanotelli, Mons. Matteo Zuppi, Elena Trombini, Angelo Stefanini. Modera d.Francesco Ondedei
È un'occasione non frequente poter trovare insieme i rappresentanti di ambiti differenti della vita cittadina, è avvenuto per la presentazione del progetto di riqualificazione del giardino San Leonardo che verrà dedicato a don Tullio Contiero, prete della diocesi di Bologna che per oltre 40 anni ha servito il Vangelo e la Chiesa con le sue proposte scomode ma efficaci e permettere agli universitari di non rinchiudersi nello schema di vita che finalizza lo studio soltanto per conseguirne il maggior tornaconto personale piuttosto che per metterlo a servizio del bene comune. Come ha ricordato il medico Angelo Stefanini, che ha parlato a nome del Centro Studi Donati, il linguaggio di don Tullio era diretto, capace di denunciare i peccati più gravi, quelli di omissione, degli studenti come pure dei docenti e lo faceva con la forza di una vita coerente e sempre spesa all'ascolto dei poveri di ogni latitudine, fossero i senza dimora invisibili delle strade di bologna, anziani e malati nelle corsie di ospedale, i popoli resi miseri dalle politiche finanziare di ieri e di oggi, nell'Africa che tanto ha amato e dove ha accompagnato generazioni di studenti durante i viaggi universitari.

mercoledì 4 luglio 2018

Esodi 2018 - Un progetto, uno spettacolo, tre eventi collaterali

nell’ambito di Acting Together #WithRefugees 2
un progetto, uno spettacolo, tre eventi collaterali

LO SPETTACOLO
da venerdì 6 a domenica 8 luglio 2018
** ore 21.30 | ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria su Eventbrite  https://biglietti_eredita_babele_esodi_2018.eventbrite.it/ **

L’Eredità di Babele

martedì 3 luglio 2018

UTOPIA E VANGELO andare nelle periferie del mondo (3 luglio 2018)


 UTOPIA E VANGELO  
andare nelle periferie del mondo 
ricordo di don Tullio Contiero nel 12° anniversario della morte 


Il Centro Studi "Donati" ricorderà don Tullio CONTIERO il 3 luglio 2018 nel dodicesimo anniversario della sua morte con

lunedì 2 luglio 2018

Settimana di spiritualità presso la Casa per la Pace (15-20 luglio) per tutti

PER UNA FEDE GIOVANE
Settimana di spiritualità presso la Casa per la Pace
Via Quintole per le Rose 131 - Tavarnuzze Firenze
15 - 20 luglio 2018

Il titolo ci richiama al Sinodo che Papa Francesco ha indetto per il prossimo ottobre, con un invito alla Chiesa a pensare ai giovani, che sembrano disinteressati ai problemi religiosi, o forse si sentono estranei ad una Chiesa che pensa ed opera con una mentalità tanto lontana dalla loro, Il problema per noi cristiani adulti sarebbe quello di riuscire a cogliere il loro modo di pensare ed i loro progetti di vita per annunziare il Vangelo in modo tale che a loro interessi, ma dobbiamo riconoscere che il battesimo ci ha resi "creature nuove" ed allora siamo noi vecchi a dover imparare dai giovani come rinovarci costantemente, come dobbiamo ad ogni età sentirci e vivere da giovani.

domenica 1 luglio 2018

Dio, amante della vita! (Ernesto Balducci - commento alla 13^ DOMENICA TEMPO ORDINARIO)

1 LUGLIO – 2018 – 13^ DOMENICA TEMPO ORDINARIO – Anno B

Come cristiano sono per la vita. Ma, nello stesso tempo, dinanzi al Cristo, io sento che la morte si arricchisce di significato nel modo con cui si affronta. Ed Egli è morto all'interno di un atto di Amore. Ed è l'amore che vince la morte. Ché se l'amore non vince la morte, allora non si dica che Dio è amore: è una menzogna.

PRIMA LETTURA: sap 1,13-15; 2,23-24- SALMO: 29- SECONDA LETTURA: 2 Cor 8,7.9.13-15- VANGELO: Mc 5, 21-43