Papa Francesco
"Voi sapete, cari giovani universitari, che non si può vivere senza guardare le sfide, senza rispondere alle sfide. Colui che non guarda le sfide, che non risponde alle sfide, non vive. La vostra volontà e le vostre capacità, unite alla potenza dello Spirito Santo che abita in ciascuno di voi dal giorno del Battesimo, vi consentono di essere non spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei. Per favore, non guardare la vita dal balcone! Mischiatevi lì, dove ci sono le sfide, che vi chiedono aiuto per portare avanti la vita, lo sviluppo, la lotta per la dignità delle persone, la lotta contro la povertà, la lotta per i valori, e tante lotte che troviamo ogni giorno." Papa Francesco
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venerdì 19 gennaio 2018
Tra sfratti e case fatiscenti: quel milione di bambini in povertà
Trascorrere l’inverno per strada,
accampati in tende di fortuna, è duro per chiunque. Ma lo è ancora
di più se sei un bambino, tra notti gelate, intemperie, precarietà
e assenza dei più elementari servizi. E’ ciò che sta succedendo a
Roma, in pieno centro, di fronte alla basilica dei Santi Apostoli,
dove circa 60 famiglie con i loro figli piccoli (una ventina di
minori) hanno trovato ospitalità da agosto sotto il porticato della
chiesa, dopo aver subito uno sgombero da un edificio del quartiere di
Cinecittà. Italiani ma non solo – ci sono anche magrebini,
peruviani, cittadini dell’est Europa – resistono come possono
perché non vogliono che le loro famiglie vengano separate: l’unica
alternativa proposta dal Comune è stata infatti l’ospitalità in
case famiglia, protette e interdette ai mariti e ai figli più
grandi. “Senza la famiglia, cosa ci resta?” hanno detto più
volte gli abitanti di questa che è diventata ormai una piccola
comunità, che vive della solidarietà dei cittadini, insieme
all’aiuto del parroco e dei movimenti romani di lotta per la casa.
Si cerca di non far mancare niente a
questi bambini, cibo, vestiti, giocattoli, scuola compresa, tra
odissee e viaggi infiniti con i mezzi pubblici per arrivare da una
parte all’altra parte della città. Ma è chiaro che una vita
simile sfiancherebbe chiunque, mentre l’immobilismo delle
istituzioni non guarda in faccia a nessuno. Uno spaccato di povertà,
una delle tante che affligge il nostro paese e che va peggiorando:
secondo gli ultimi dati forniti dall’organizzazione Save the
Children, in soli dodici mesi, in Italia il numero di minori in
povertà assoluta è aumentato del 14% arrivando a 1.292.000 minori,
dei quali oltre uno su tre ha meno di 6 anni, mentre dal 2008 al 2016
il numero di bambini in condizione di severo disagio abitativo è
cresciuto del 15,5%. Le famiglie povere sono 669mila, cifra cinque
volte maggiore rispetto a dieci anni fa, e tra i nuclei familiari di
origine straniera e con bambini, uno su tre vive in povertà
assoluta.
Un problema che affligge anche i
“fortunati” che pure una casa ce l’hanno. Secondo
l’organizzazione, più di un minore su 10 (l’11,2%) ha infatti
iniziato il nuovo anno in condizioni di severo disagio abitativo: “Il
14,8% delle famiglie con bambini non riesce a riscaldare
adeguatamente la casa, grave situazione abitativa che pregiudica la
crescita di tanti bambini e adolescenti” si legge nel comunicato
uscito a fine dicembre. Il 20,3% dei minori – più di uno su cinque
– vive in case con problemi strutturali quali umidità, tracce di
muffa alle pareti, soffitti gocciolanti, infissi rotti (la media Ue è
del 17,7%) e il 5,3% in strutture poco luminose. “Particolarmente
preoccupante il dato relativo alle famiglie con bambini
impossibilitate a riscaldare l’abitazione in modo sufficiente, che
supera la media dell’Unione europea di oltre 6 punti percentuali e
che, dal 2008, ha registrato un incremento del 28,7%”.
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