Papa Francesco
"Voi sapete, cari giovani universitari, che non si può vivere senza guardare le sfide, senza rispondere alle sfide. Colui che non guarda le sfide, che non risponde alle sfide, non vive. La vostra volontà e le vostre capacità, unite alla potenza dello Spirito Santo che abita in ciascuno di voi dal giorno del Battesimo, vi consentono di essere non spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei. Per favore, non guardare la vita dal balcone! Mischiatevi lì, dove ci sono le sfide, che vi chiedono aiuto per portare avanti la vita, lo sviluppo, la lotta per la dignità delle persone, la lotta contro la povertà, la lotta per i valori, e tante lotte che troviamo ogni giorno." Papa Francesco
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giovedì 4 gennaio 2018
"Abbiamo bisogno tutti di un cuore di madre" (p.Francesco - 1 gennaio 2018)
«Ogni vita, anche scomoda o
ripugnante, va amata. Dio è vicino all’umanità come il bimbo alla
madre che lo porta in grembo». Francesco esorta a «lasciare i
fardelli alle spalle e a ricominciare da ciò che conta: la pace» e
affida il 2018 alla Madonna: «La Madre, firma d’autore di Dio
sull’umanità, custodisca quest’anno e porti la pace di suo
Figlio nei cuori e nel mondo. La devozione a Maria è esigenza della
vita cristiana», non un «galateo spirituale».
Nella Basilica di San Pietro il Papa
presiede la celebrazione della messa della solennità di Maria
Santissima Madre di Dio, nella ricorrenza della 51° Giornata
mondiale della Pace sul tema “Migranti e rifugiati: uomini e donne
in cerca di pace”. Nell’intensa omelia il Pontefice evidenzia la
presenza di «troppe banalità e parole vuote: c'è bisogno di
silenzio», mentre «davanti al Presepe assaporiamo il senso genuino
della vita». Quindi, «servire la vita umana è servire Dio» e
«lasciamo che Gesù smonti la nostra superbia», dice il Papa.
Inoltre «guardando alla Madre siamo incoraggiati a lasciare tante
zavorre inutili e a ritrovare ciò che conta, il dono della Madre, il
dono di ogni madre e di ogni donna è tanto prezioso per la Chiesa,
che è madre e donna». Infatti, «l’uomo spesso astrae, afferma e
impone idee, la donna, la madre, sa custodire, collegare nel cuore,
vivificare. Perché la fede non si riduca solo a idea o dottrina,
abbiamo bisogno, tutti, di un cuore di madre, che sappia custodire la
tenerezza di Dio e ascoltare i palpiti dell’uomo».
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