Due volte all'anno, attorno alla ricorrenza della strage di Montesole, tra fine settembre e inizio ottobre, e attorno al 25 aprile, riprendo un mio vecchio lavoro teatrale (quattro anni per uno spettacolo è un'età adulta), UN CRISTIANO, che racconta l'ultimo anno di vita di don Giovanni Fornasini. Anche quest'anno, in prossimità dell'anniversario della morte di Fornasini (13 ottobre 1944), farò UN CRISTIANO, a Casavuota, a Bologna,domenica 15 ottobre alle ore 21. Qui sotto trovate tutti i particolari della serata, come sempre a prenotazione obbligatoria, perché i posti sono pochi, e per UN CRISTIANO ancora meno perché siamo tutti attorno al tavolo.
Ne approfitto per ricordarvi le altre date di ottobre (LEILA DELLA TEMPESTA, Modena 21 ottobre, Festival Della Migrazione, http://www.festivalmigrazione.world/festival-programma-2017-3/ - Cefalù, 27 ottobre) e che da novembre ricomincia anche la formazione teatrale a Casavuota, con una formula diversa rispetto all'anno scorso, di cui vi scriverò poi.
Vi preannuncio anche che un nuovo lavoro teatrale è in lavorazione, si chiamerà UNDEAD / una preghiera ed è una mia interpretazione di una lettera/articolo di Ivan Illich che ruota attorno al tema del fine-vita e delle sue implicazioni non tanto morali, quanto spirituali e politiche, ovviamente da un punto di vista cristiano e anarchico come il suo. Quando sarà pronto vi avvertirò, chissà, forse anche prima di Natale.
Saluti e baci, pace e bene o quel che più desiderate
Alessandro
Lo spettacolo ripercorre l'ultimo anno di vita (1943-44) di Giovanni Fornasini, parroco trentenne di Sperticano e medaglia d'oro al valore, esempio limpido di resistenza civile, nel vorticoso accelerare degli eventi sul fronte che culmina con la strage di Montesole. Il racconto di Alessandro Berti si svolge attorno a un tavolo, con gli spettatori tutti attorno, ed è fatto di un susseguirsi di voci, di eventi, cambi di ritmo e scenario, di lingue, ricreando la situazione liminale di una piccola comunità assediata . UN CRISTIANO è una testimonianza che interroga la storia, proiettandola sul nostro presente di eredi, chiamati a una memoria attiva, creativa, comunitaria.
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PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA a: associazionecasavuota@gmail.com | |
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A seguire, dopo lo spettacolo, attorno al tavolo di scena, condivideremo assieme un piccolo spuntino conviviale secondo quello che ciascuno vorrà portare. |
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