(L'articolo è apparso ieri)
Oggi, 3 ottobre, si ricorda il Beato Josef Mayr-Nusser. Condannato a morte per aver detto: “Io non giuro a questo Führer. Non posso giurare fedeltà a Hitler in nome di Dio. Io sono un credente, un cattolico...”. “A casa – scriveva Ettore Masina – ha una moglie molto amata, Hildegard, e un bambino, Albert, di un anno. Con loro formava una famiglia serena, ma è arrivata l’apocalisse nazista. Da tempo Josef medita una resistenza a quella che gli sembra un’ideologia non soltanto dissennata ma totalmente anti-cristiana. Da tempo afferma: “Dare testimonianza oggi è la nostra unica arma efficace”.
Gli amici del Centro Pace, Pax Christi di Bolzano hanno organizzato, per oggi pomeriggio, un incontro con varie testimonianze, tra cui il figlio Albert e il Vescovo di Bolzano, mons. Ivo Muser, che, il giorno della sua Beatificazione, lo scorso 18 marzo, ha affermato: “Rimarrà scomodo anche da Beato”.
Oggi è anche la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione. Con il lutto nel cuore, come scrive Tonio Dell’Olio nel suo odierno Mosaico dei giorni:
Ci può aiutare anche quanto disse lo stesso Mayr-Nusser, allora Presidente dei Giovani di Azione Cattolica, nel 1934: “...Ci saranno in un futuro non lontano grandi sconvolgimenti geo-politici, e questo sarà anche una conseguenza di una politica coloniale degli Stati europei (politica condotta con criteri del tutto anti-cristiani e materialistici). Parlando superficialmente sembrerebbe aver ragione il proverbio che dice: ‘Il denaro governa il mondo’”.
Ieri, 2 ottobre, era la Giornata Internazionale della Nonviolenza, data di nascita del Mahatma Gandhi. E con i venti di guerra che soffiano, la nonviolenza resta l’unica via per la pace.
Ce lo ha ricordato domenica scorsa,
1 ottobre, lo stesso
papa Francesco parlando agli universitari di Bologna: “Cent’anni fa si levò il grido di Benedetto XV, che era stato Vescovo di Bologna, il quale definì la guerra «inutile strage» (Lettera ai Capi dei Popoli belligeranti, 1° agosto 1917). Dissociarsi in tutto dalle cosiddette ‘ragioni della guerra’ parve a molti quasi un affronto. Ma la storia insegna che la guerra è sempre e solo un’inutile strage. Aiutiamoci, come afferma la Costituzione Italiana, a ‘ripudiare la guerra’ (cfr art. 11), a intraprendere vie di nonviolenza e percorsi di giustizia, che favoriscono la pace. Perché di fronte alla pace non possiamo essere indifferenti o neutrali. Il Cardinale Lercaro qui disse: «La Chiesa non può essere neutrale di fronte al male, da qualunque parte esso venga: la sua vita non è la neutralità, ma la profezia» (Omelia, 1° gennaio 1968). Non neutrali, ma schierati per la pace!”.
Domani, 4 ottobre è San Francesco d’Assisi. Non serve aggiungere altro.
Poi arriva anche l’11 ottobre, Festa di San Giovanni XXIII, il Papa Buono, della Pacem in Terris e del Concilio Vaticano II.
Che dire ? 1 - 2 - 3 - 4 - 11... non sono numeri da giocare al lotto. Ma sono date che ci tengono viva la memoria di volti, di persone, di testimoni credibili.
d. Renato Sacco, coordinatore nazionale di Pax Christi
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