Papa Francesco
"Voi sapete, cari giovani universitari, che non si può vivere senza guardare le sfide, senza rispondere alle sfide. Colui che non guarda le sfide, che non risponde alle sfide, non vive. La vostra volontà e le vostre capacità, unite alla potenza dello Spirito Santo che abita in ciascuno di voi dal giorno del Battesimo, vi consentono di essere non spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei. Per favore, non guardare la vita dal balcone! Mischiatevi lì, dove ci sono le sfide, che vi chiedono aiuto per portare avanti la vita, lo sviluppo, la lotta per la dignità delle persone, la lotta contro la povertà, la lotta per i valori, e tante lotte che troviamo ogni giorno." Papa Francesco
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venerdì 20 ottobre 2017
NOME IN CODICE: CAESAR (detenuti siriani vittime di tortura)
Caesar, è questo lo pseudonimo dell’ex
ufficiale che ha disertato nel 2014, riuscendo a portare all’estero
i suoi scatti che documentano con macabra precisione la morte e le
torture avvenute nell’arco di tre anni. “Detenuti sotto custodia
del Governo sono stati picchiati a morte o sono morti come
conseguenza di ferite patite a causa di torture. Altri sono morti a
causa di condizioni detentive inumane. – ha dichiarato l’ex
ufficiale alla Commissione ONU per i diritti umani. – Il Governo ha
commesso crimini contro l’umanità di sterminio, assassinio,
stupro e altre forme di violenza sessuale, tortura, sparizione
forzata, o altri atti disumani. Per via della medesima condotta sono
stati commessi anche crimini di guerra.”
La mostra è stata vista da migliaia di
persone negli Stati Uniti, al Palazzo di Vetro di New York, al Museo
dell’Olocausto di Washington e in Europa dove è stata esposta al
Parlamento Europeo e nella sede del Parlamento britannico. In Italia,
l’esposizione è arrivata
per la prima volta lo scorso autunno al
MAXXI di Roma e successivamente è stata a Castel Dell’Ovo di
Napoli, all’Università di Udine, a Milano, Padova e Firenze. Dal
23 al 28 ottobre sarà a Bologna presso il Centro Amilcare Cabral di
Bologna.
Nei giorni di esposizione della mostra
si tenterà di far luce sugli aspetti meno noti della crisi siriana,
con un programma di incontri, dibattiti, proiezione di
film-documentario e presentazione di libri sull’argomento.
L'inaugurazione ufficiale sarà il
23 ottobre ore 17,30 c/o Centro Cabral
– presentazione della mostra a cura della FOCSIV
La situazione dei detenuti nelle
carceri del Paese mediorientale è ancora oggi drammatica. Ad inizio
settembre 2017, la ONG “Lawyers and Doctors for Human Rights” ha
pubblicato il rapporto “Voci dal Buio”, in cui denuncia le
innumerevoli violenze subite dalle donne detenute in Siria. La storia
di Zahira, violentata per due settimane di fila anche da 5 uomini per
volta nelle celle del Mezzeh di Damasco è raccontata nel dossier
insieme a quelle di altre 7 mila donne.
“Caesar è una mostra che ci
coinvolgerà in prima persona. L’immediatezza e la brutalità delle
immagini raccontano storie che impongono di guardare indietro per
capire ciò che accade ancora oggi, per costruire un domani che non
trascuri mai più il rispetto dei diritti di ogni persona come di
ogni gruppo etnico e religioso” ha dichiarato Mauro Laus,
Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte.
Perché questi crimini non si ripetano
non possiamo e non dobbiamo fare finta di niente.
FOCSIV è presente in Siria e in altri
Paesi del Medio Oriente da diversi anni. Insieme alle 7 ONG della
campagna Humanity – Essere umani con gli esseri umani, siamo a
fianco delle persone colpite dal dramma della guerra, con particolare
attenzione ai più vulnerabili, e ci battiamo perché i diritti e la
dignità umana non siano più calpestati.
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