Papa Francesco
"Voi sapete, cari giovani universitari, che non si può vivere senza guardare le sfide, senza rispondere alle sfide. Colui che non guarda le sfide, che non risponde alle sfide, non vive. La vostra volontà e le vostre capacità, unite alla potenza dello Spirito Santo che abita in ciascuno di voi dal giorno del Battesimo, vi consentono di essere non spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei. Per favore, non guardare la vita dal balcone! Mischiatevi lì, dove ci sono le sfide, che vi chiedono aiuto per portare avanti la vita, lo sviluppo, la lotta per la dignità delle persone, la lotta contro la povertà, la lotta per i valori, e tante lotte che troviamo ogni giorno." Papa Francesco
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venerdì 13 ottobre 2017
CITTADINANZA DAY 13 ottobre 2017
Hanno riempito scuole e territori di
iniziative trovando la determinazione e la pazienza per parlare con
chiunque e raccontare le ragioni di una campagna preziosa. Hanno
fatto rimbalzare raccolte firme, articoli e appuntamenti sul web.
Hanno utilizzato uno strumento politico come lo sciopero della fame a
staffetta per allargare le adesioni e per aprire uno spiraglio anche
in parlamento.
La campagna partita con l’appello Insegnanti per la
cittadinanza aveva bisogno anche di seminare nelle piazze, di
nutrirsi con l’incontro di sguardi, parole e corpi: il primo
appuntamento è per venerdì 13 ottobre in piazza Montecitorio (ore
16,30) per il Cittadinanza day: la società civile, insegnanti,
genitori e alunni, tornano dunque a manifestare insieme al movimento
“Italiani senza cittadinanza” e a “L’Italia sono anch’io”
per trasformare quella piazza in Piazza della Cittadinanza, con
laboratori creativi, flash mob, cori e palloncini per ribadire la
necessità del voto immediato della riforma che introduce lo Ius soli
e lo Ius culturae. “Incontriamoci per continuare questa
mobilitazione e lotta – dice Franco Lorenzoni – contro la
discriminazione di bambini e ragazzi non cittadini”.
L’interesse per l’evento cresce
tanto che anche a Bologna e Firenze venerdì 13 saranno promossi due
appuntamenti analoghi contemporanei.
Intanto anche il trombettista Paolo
Fresu, il regista Andrea Segre e padre Alex Zanotelli hanno aderito,
insieme a molti altri, al digiuno a sostegno dello Ius soli. Alle
adesioni di diversi parlamentari si sono affiancate quelle di alcuni
amministratori locali, dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris al
vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio. “Aderisco
alla staffetta dello sciopero della fame per approvare la legge sullo
Ius soli perché è una norma di civiltà che darebbe la cittadinanza
a migliaia di bambini che già vivono, giocano, studiano con i nostri
figli – spiega Smeriglio – Perché bisogna smetterla di speculare
sulla pelle dei più piccoli, parlando di invasione o altre falsità,
quando in realtà si tratta di una misura che riguarda i minori che
già vivono in Italia. Perché non possiamo continuare a inseguire la
pancia del Paese, ma dobbiamo risvegliare la sua testa e soprattutto
il suo cuore”.
Due importanti sostegni alla campagna
giungono pure dal sindacato e dagli studenti (Rete degli studenti e
Udu). In una nota congiunta, il segretario confederale della Cgil
Giuseppe Massafra e il segretario generale Flc Cgil Francesco
Sinopoli commentano così la campagna di mobilitazione promossa in
questi giorni da Insegnanti per la cittadinanza: “Il nostro
parlamento si trova in colpevole ritardo… Continueremo a sostenere
e promuovere iniziative per sollecitare la nostra classe politica a
varare subito il disegno di legge sulla cittadinanza”.
“Chiediamo a governo e parlamento di
approvare la legge sullo ius soli… Non possiamo continuare a
trattare centinaia di migliaia di ragazzi che hanno vissuto nel
nostro paese tutta o quasi la loro vita come se fossero degli
estranei senza diritti”. Questo il messaggio che don Armando
Zappolini, presidente del Coordinamento Nazionale Comunità di
Accoglienza (Cnca) ha rilanciato da Spello, dove la Federazione ha
concluso nei giorni scorsi la tre giorni dedicata al tema “Sguardi
meticci. Meticciato, disuguaglianza e partecipazione dal basso”.
Naturalmente non si fermano le attività
nelle scuole e nei territori. Tra le più interessanti segnaliamo
quella di domenica 15 ottobre in via Pesaro al Pigneto, a Roma: “Lo
Yeti libera tutti. Vogliamo lo Ius soli”, una “giornata di
denuncia civile ma soprattutto di condivisione, in cui testimonianze
e racconti si alterneranno a musica e spettacoli per grandi e
piccini, perché il nostro dissenso nasce prima di tutto dalla voglia
di stare insieme”. Si comincia dalle 11 e si finisce in serata (ore
19,15) con la proiezione de L’ordine delle cose, il film di Andrea
Segre con Paolo Pierbon e Giuseppe Battiston.
E dopo il 13 di nuovo in strada a Roma
con la manifestazione antirazzista del 21 ottobre Contro ogni forma
di razzismo.
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