Papa Francesco
"Voi sapete, cari giovani universitari, che non si può vivere senza guardare le sfide, senza rispondere alle sfide. Colui che non guarda le sfide, che non risponde alle sfide, non vive. La vostra volontà e le vostre capacità, unite alla potenza dello Spirito Santo che abita in ciascuno di voi dal giorno del Battesimo, vi consentono di essere non spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei. Per favore, non guardare la vita dal balcone! Mischiatevi lì, dove ci sono le sfide, che vi chiedono aiuto per portare avanti la vita, lo sviluppo, la lotta per la dignità delle persone, la lotta contro la povertà, la lotta per i valori, e tante lotte che troviamo ogni giorno." Papa Francesco
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sabato 6 maggio 2017
Un mondo pieno di armi (11 maggio 2017)
Raddoppia autorizzazione ad export armi
italiane, ma il Governo ne è contento.
Crescono vertiginosamente le
autorizzazioni all'export militate italiano: 14,6 miliardi di euro
(+85% rispetto al 2015, +452% rispetto al 2014). Il valore delle
esportazioni effettive si attesta sui 2,85 miliardi, in linea con il
passato, ma gli effetti delle autorizzazioni 2016 si vedranno nei
prossimi anni. Pesa la mega-commessa (oltre 7 miliardi) di caccia
Eurofighter per il Kuwait, ma tra i principali Paesi destinatari
troviamo anche Arabia Saudita, Qatar, Turchia, Pakistan, Angola,
Emirati Arabi Uniti. Oltre il 60% delle nostre armi finirà a Paesi
fuori da UE e NATO.
Per Rete Disarmo si tratta di una
politica insensata e che contribuirà a far crescere i conflitti, in
contrasto con le nostre necessità di politica estera, come vorrebbe
la legge 185/90
Fonte: Rete Disarmo - 27 aprile 2017
Sempre più autorizzazioni rilasciate
per la vendita in tutto il mondo (ben 82 Paesi) di armamenti e
sistemi d'arma italiani, con il rischio di andare a rifornire regimi
autoritari che vanno ad infiammare le regioni di maggior tensione del
pianeta. E' quanto emerge chiaramente dai dati diffusi ieri dal
Governo (con la trasmissione al Parlamento della Relazione ex legge
185/90) e che danno ragione alle posizioni della Rete Italiana per il
Disarmo che da tempo esprime preoccupazione per il continuo
deterioramento di trasparenza e controllo sulle vendite di armi. In
pieno spregio della legislazione vigente i cui principi impediscono
di esportare armamenti verso regioni in conflitto o con rischio di
violazioni dei diritti umani.
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