Papa Francesco

"Voi sapete, cari giovani universitari, che non si può vivere senza guardare le sfide, senza rispondere alle sfide. Colui che non guarda le sfide, che non risponde alle sfide, non vive. La vostra volontà e le vostre capacità, unite alla potenza dello Spirito Santo che abita in ciascuno di voi dal giorno del Battesimo, vi consentono di essere non spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei. Per favore, non guardare la vita dal balcone! Mischiatevi lì, dove ci sono le sfide, che vi chiedono aiuto per portare avanti la vita, lo sviluppo, la lotta per la dignità delle persone, la lotta contro la povertà, la lotta per i valori, e tante lotte che troviamo ogni giorno." Papa Francesco

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domenica 31 dicembre 2017

MARCIA DELLA PACE: 1 Gennaio, BOLOGNA


Una Marcia a Bologna il I gennaio 2018 perché tutti abbiamo 

Diritto alla Pace

Guerre e focolai di tensione agitano il mondo, su cui incombe ancora l’incubo nucleare. Paure e conflitti tra gruppi sociali diversi si fanno strada anche in Europa, in Italia, nella città.
Nel 70° anniversario della Carta universale dei diritti dell’uomo bisogna ridare forza alla cultura della nonviolenza, perché il diritto alla pace per ogni essere umano sia la bussola delle scelte delle istituzioni come dei singoli, laici o credenti, di ogni fede e visione della vita.
Per affermare il diritto alla pace bisogna ripudiare la guerra. E quindi bloccare il mercato delle armi verso i Paesi che alimentano le guerre, riconvertire l’industria bellica, fermare lo sfruttamento selvaggio di regioni intere e di risorse. Prima di tutto però stop alle armi nucleari: anche il nostro Paese deve sottoscrivere il Trattato per la loro proibizione.
Il diritto a vivere in pace, gli uni assieme agli altri, appartiene a tutti: a chi è arrivato da poco in Italia come a chi ci è nato o ci vive da generazioni, ognuno con la propria identità, fede e cultura, ma tutti nello stesso rispetto per la Costituzione e le leggi. Vogliamo una Bologna solidale e accogliente per chi è più povero e ferito, con un sistema di welfare che superi le gravi disuguaglianze presenti nella nostra città.
Il diritto al lavoro, in particolare per i tanti giovani esclusi, e a lavorare in pace senza essere sfruttati o feriti nella propria dignità è ormai una drammatica necessità.
Tutti i ragazzi e le ragazze hanno diritto alla cultura e alla speranza e ad una scuola che accoglie e che educa alla pace. Crescere insieme a scuola deve finalmente dare il diritto a tutti i ragazzi e ragazze nati nel nostro Paese o arrivati da piccoli a vedersi riconosciuta la cittadinanza italiana.
Per questo marciamo insieme il primo giorno dell’anno, a Bologna: associazioni, centri, comunità di fede, gruppi, movimenti, organizzazioni sindacali, realtà civiche. Donne e uomini di pace. Per ricordare a noi stessi, a chi ci sta vicino e a chi ci governa che insieme si può costruire una pace possibile per tutti e per ognuno di noi.
UN’INIZIATIVA DEL PORTICO DELLA PACE DI BOLOGNA
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