Papa Francesco
"Voi sapete, cari giovani universitari, che non si può vivere senza guardare le sfide, senza rispondere alle sfide. Colui che non guarda le sfide, che non risponde alle sfide, non vive. La vostra volontà e le vostre capacità, unite alla potenza dello Spirito Santo che abita in ciascuno di voi dal giorno del Battesimo, vi consentono di essere non spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei. Per favore, non guardare la vita dal balcone! Mischiatevi lì, dove ci sono le sfide, che vi chiedono aiuto per portare avanti la vita, lo sviluppo, la lotta per la dignità delle persone, la lotta contro la povertà, la lotta per i valori, e tante lotte che troviamo ogni giorno." Papa Francesco
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lunedì 20 marzo 2017
"Siamo stati scelti per andare a cercare la salvezza": storie di migranti
Il titolo di questo articolo riporta
alcune domande consuete, che ci poniamo ogni volta nel sentire o nel
leggere le notizie riguardanti i profughi arrivati sulle nostre
coste, oppure dimenticati nei campi di concentramento in Libia,
oppure ancora fermi nei centri di Grecia e Turchia o Macedonia; sono
interrogativi che sorgono spontanei in ognuno di noi.
Sono però anche le prime domande che
vengono fatte dai soccorritori a quanti vengono salvati dai barconi
in mare aperto o all’arrivo sulla terra ferma.
Il dr. Bartolo, medico di Lampedusa da
molti anni, racconta nel suo libro “Lacrime di sale” ciò che si
è sentito rispondere dalle molte persone che ha salvato e di cui si
è preso cura.
Non posso usare il “virgolettato”
perché tante sono le testimonianze in questo senso: io stesso ho
assistito a Gibuti al passaggio di gruppi di etiopi in fuga dal loro
paese, verso il golfo di Aden, camminare sotto il sole, con in mano
una bottiglia di acqua e i missionari che viaggiavano con pane e
scatole di tonno da regalare durante la strada. La somma delle
dichiarazioni di coloro che hanno fatto il viaggio verso la speranza
si può riassumere nelle parole che seguono…(leggi articolo su Unimondo)
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