Padre Daniele Badiali: martire della porta accanto!

Una figura splendida e drammatica,
Daniele. Da giovane suonava le canzoni di Guccini e Bennato, da prete
usava l’amata chitarra per animare le messe sulle Ande, dove arriva
nel 1991. In Perù viene assassinato nel 1997, quando si offre
volontario al posto di un’amica durante un rapimento. Daniele –
di cui è in corso la causa di beatificazione – è un uomo moderno,
la cui vicenda ha entusiasmato molte persone per la sua dedizione
totale agli ultimi, non per pietismo bensì secondo una solidarietà
autentica: «Vivere in mezzo ai poveri vuol dire scoprire che il vero
povero sono io, che io ho bisogno di essere aiutato, salvato più di
loro».
Mentre annunciava il Vangelo, padre
Badiali cercava in maniera incessante Dio «in un mondo che sempre
più distrugge ogni speranza»: «Mai come in questo momento è
presente nel mio cuore questa ferita dell’assenza di Dio - scrive
in una lettera -. Non l’ho cercata assolutamente, è la vita, sono
le persone che mi stanno portando a questo dolore. Credo che il
nocciolo sia tutto qui».
Un amore appassionato per Dio e i
poveri: Gerolamo Fazzini, che ha incontrato amici e parenti di
Daniele in Perù e in Italia, ricostruisce su questi due binari
l’avventura di padre Badiali. Un credente autentico, dalla fede
inquieta e mai appagata.
Prefazione di Luigi Accattoli
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