Papa Francesco
"Voi sapete, cari giovani universitari, che non si può vivere senza guardare le sfide, senza rispondere alle sfide. Colui che non guarda le sfide, che non risponde alle sfide, non vive. La vostra volontà e le vostre capacità, unite alla potenza dello Spirito Santo che abita in ciascuno di voi dal giorno del Battesimo, vi consentono di essere non spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei. Per favore, non guardare la vita dal balcone! Mischiatevi lì, dove ci sono le sfide, che vi chiedono aiuto per portare avanti la vita, lo sviluppo, la lotta per la dignità delle persone, la lotta contro la povertà, la lotta per i valori, e tante lotte che troviamo ogni giorno." Papa Francesco
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mercoledì 29 novembre 2017
MY AUSTRALIA: continua il ciclo di film sul dialogo Interreligioso
In programma, Mercoledì 29 novembre,
al cinema ANTONIANO a Bologna, con inizio alle ore 20.45, il film “My
Australia” (di Ami Drozd, Israele, 2011, film, 96'), prosegue il
ciclo di film sul dialogo interreligioso.
La pellicola, in concorso
all'edizione 2012 del Festival di cinema delle religioni, è un film
tenero e potente che si confronta con argomenti non facili –
l'antisemitismo e il neonazismo nella Polonia del dopoguerra, la
scelta di tanti ebrei di nascondere le proprie origini e farsi
passare per cristiani – per esplorare un capitolo importante ma
spesso trascurato della storia europea e israeliana.
L'ingresso alla proiezione è libero.
MY AUSTRALIA, di Ami Drozd, Israele,
2011, film, 96'
Polonia, 1960. Il piccolo Tadek e suo
fratello, cresciuti come cattolici, fanno parte di una banda
antisemita. Quando vengono arrestati, la madre, sopravvissuta
all'Olocausto, non ha altra scelta che rivelare al maggiore che in
realtà sono ebrei. Dicendo a Tadek che sono diretti in Australia, la
terra delle sue fantasie, la famiglia si imbarca per Israele.
Attraverso le avventure e il punto di vista ingenuo e saggio di
Tadek, il film esplora con sensibilità e umorismo i concetti di
famiglia, casa, patria e identità in un mondo che il trascorrere dei
decenni non ha reso meno complesso. Un dramma tenero e divertente
basato su esperienze personali del regista.
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