Papa Francesco
"Voi sapete, cari giovani universitari, che non si può vivere senza guardare le sfide, senza rispondere alle sfide. Colui che non guarda le sfide, che non risponde alle sfide, non vive. La vostra volontà e le vostre capacità, unite alla potenza dello Spirito Santo che abita in ciascuno di voi dal giorno del Battesimo, vi consentono di essere non spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei. Per favore, non guardare la vita dal balcone! Mischiatevi lì, dove ci sono le sfide, che vi chiedono aiuto per portare avanti la vita, lo sviluppo, la lotta per la dignità delle persone, la lotta contro la povertà, la lotta per i valori, e tante lotte che troviamo ogni giorno." Papa Francesco
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giovedì 1 marzo 2018
La punta del dito (commento a Lc 16,19-31 di Etty Hillesum)
Dal Vangelo secondo Luca 16,19-31
In quel tempo, Gesù disse ai farisei:
“C’era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i
giorni banchettava lautamente. Un mendicante, di nome Lazzaro,
giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di
quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a
leccare le sue piaghe.
Un giorno il povero morì e fu portato
dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto.
Stando nell’inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di
lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui.
Allora gridando disse: Padre Abramo,
abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta
del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura.
Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati
che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i
suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti.
Per di più, tra noi e voi è stabilito
un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non
possono, né di costì si può attraversare fino a noi.
E quegli replicò: Allora, padre, ti
prego di mandarlo a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li
ammonisca, perché non vengano anch’essi in questo luogo di
tormento.
Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i
Profeti; ascoltino loro. E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai
morti andrà da loro, si ravvederanno.
Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè
e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti sarebbero
persuasi”.
La punta del dito
Il dramma del ricco epulone è quello
di essere rimasto chiuso nel suo piccolo mondo senza rendersi conto
di quello che avveniva «alla sua porta» (Lc 16, 20).
Colui che in
vita si richiuse nella sua autosufficienza si ritroverà infine ad
avere bisogno non tanto di acqua ma di qualcuno che lo tocchi con «la
punta del dito».
Tutto il dramma ciascuno si può riassumere nel
medesimo che torturò come fiamma questo povero ricco: siamo assetati
di un pur esilissimo contatto.
Eppure di questo poveretto così ricco
che cosa si potrebbe dire se non ciò che dice il profeta: «quando
vede il bene non lo vede» (Gr 16, 7)? Del resto come si fa a vedere
il bene che viene incontro se viviamo come barricati dietro le nostre
porte blindate, fossero anche quelle del dolore?
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