8 marzo. Non è un paese per mamme! Difficile essere madri e lavoratrici
"Una 'violenza sottile ma non meno
aggressiva' di altre che si leggono ogni giorno sui giornali e sui
social. Di cui nessuno parla, ma che condiziona pesantemente, e
rischia sempre più di condizionare, non solo le famiglie ma la
collettività nel nostro Paese.
Si tratta della conciliazione tra
lavoro e maternità, dei tempi della vita e della qualità dell’uno
e dell’altro: che dimostrano il perdurare di una grande, colpevole
rimozione da parte ancora di troppi contesti lavorativi e di troppi
datori di lavoro, quella della maternità.
Cosa che non fa porre mano
a una seria, efficiente politica di sostegno alla conciliazione, che
potrebbe passare in prima battuta per la creazione di nidi aziendali,
merce rara nel Belpaese nell’anno 2018, quando cominciano a farsi
sentire in maniera tangibile, non più soltanto sulle tabelle degli
statistici, le ricadute del calo demografico".
Sono tanti i casi
raccolti dallo Sportello disagio lavorativo e mobbing della Cisl
Lazio, con delle costanti tra di essi e con l’inizio dei problemi,
per le donne lavoratrici, proprio all’arrivo della prole.
Spostamenti di mansioni, di sede, scrivanie sparite, posti occupati:
con il loro strascico di denigrazioni tese a legittimare le -
ufficialmente taciute - “sostituzioni per maternità”.
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