Papa Francesco

"Voi sapete, cari giovani universitari, che non si può vivere senza guardare le sfide, senza rispondere alle sfide. Colui che non guarda le sfide, che non risponde alle sfide, non vive. La vostra volontà e le vostre capacità, unite alla potenza dello Spirito Santo che abita in ciascuno di voi dal giorno del Battesimo, vi consentono di essere non spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei. Per favore, non guardare la vita dal balcone! Mischiatevi lì, dove ci sono le sfide, che vi chiedono aiuto per portare avanti la vita, lo sviluppo, la lotta per la dignità delle persone, la lotta contro la povertà, la lotta per i valori, e tante lotte che troviamo ogni giorno." Papa Francesco

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domenica 4 giugno 2017

PENTECOSTE. Parlare le lingue: cioè interpretare ogni cuore (p.Paolo Bizzeti)

Gli uomini e le donne della comunità cristiana primitiva erano capaci di dire cose vere e profonde, da toccare il fondo del cuore di ogni persona, anche se di razza, cultura e tradizione diversa.


Il miracolo non è il fatto che si siano messi a parlare in modo che una persona capisse in cretese, un'altra nel dialetto della Panfilia, ecc..: lo Spirito è presente quando una parola viene annunciata con verità, quando viene dato un consiglio in modo sereno e gratuito, quando si riceve una lettera che dice cose che interpellano in profondità e muovono verso una dimensione di autenticità, di fede, di speranza, di carità. E così via.
La Pentecoste è l'evento per cui ciascuno può ritrovarsi nella morte e risurrezione di Gesù, il quale ha vissuto una vicenda così umana, da far sì che ciascun uomo ci si possa ritrovare: ogni disperato, ogni peccatore, ogni uomo pieno di ideali e di generosità. E qesto è ciò che rende questa vicenda divina!
C'è un modo di annunciare Gesù, per cui un morente può arrivare a dire: <<Gesù muore con me e io muoio con Gesù>>, cogliendo la novità di vita, di speranza, di perdono, di alleanza, che Gesù ha realizzato morendo in croce. E tutto questo apre alla risurrezione.


Da Fino ai confini estremi di padre Paolo Bizzeti

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