Papa Francesco

"Voi sapete, cari giovani universitari, che non si può vivere senza guardare le sfide, senza rispondere alle sfide. Colui che non guarda le sfide, che non risponde alle sfide, non vive. La vostra volontà e le vostre capacità, unite alla potenza dello Spirito Santo che abita in ciascuno di voi dal giorno del Battesimo, vi consentono di essere non spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei. Per favore, non guardare la vita dal balcone! Mischiatevi lì, dove ci sono le sfide, che vi chiedono aiuto per portare avanti la vita, lo sviluppo, la lotta per la dignità delle persone, la lotta contro la povertà, la lotta per i valori, e tante lotte che troviamo ogni giorno." Papa Francesco

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lunedì 18 maggio 2020

18 maggio 2020 “il Signore ama il suo popolo” (commento a Gv 15,26 - 16,4)

Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto».


La tentazione è di lasciarsi impoverire: quando si parla di persecuzione – e per i cristiani questa nel mondo è una realtà (vi invito a consultare la mappa ed il sito connesso) – rischiamo di lasciarci convertire dagli stessi che condanniamo per i loro atti di violenza in nome della reciprocità. Non per questo non dobbiamo ripetere le parole di papa Francesco: “Anche oggi ci sono tanti cristiani uccisi e perseguitati per amore di Cristo. Danno la vita nel silenzio, perché il loro martirio non fa notizia: ma oggi ci sono più martiri cristiani che nei primi secoli”.

L’azione dello Spirito invocata da Gesù, trova qui il contesto di una delle prime persecuzioni vissute dai cristiani: “Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio”. La Sua testimonianza è rivolta ai credenti perché potrebbero inciampare a motivo di chi li accusa di credere in un uomo che si è fatto Dio (“Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi”). Li consolerà e li difenderà su questa relazione tra il Figlio ed il Padre, rassicurandoli sulla loro stessa testimonianza che percorrerà le medesime orme del Figlio (“egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza”). Nessuna delle affermazioni di Gesù contempla la contro-persecuzione, e se ciò è avvenuto nei secoli, è perché al potere dello Spirito, si è sostituito un altro genere di potere. Un potere molto persuasivo, perché promette di difenderci, con il suo denaro e le sue stanze dei bottoni, da chi ci contrasta. Forse più in passato questo è avvenuto, ma la tentazione resta anche al presente.

Allora vi propongo alcune linee che il teologo Karl Rahner propose ormai più di 50 anni fa, attorno a metà degli anni ’60. Ve le lascio alla meditazione, sarebbe bello incontrarci su queste parole e chissà che dopo la messa in piega, si riesca a farlo alla mensa eucaristica. Si! so che la battuta è già vecchia, ma tra tante cose importanti dovevo pur dire una sciocchezza! Pronti? Ecco alcuni pensieri per non lasciarci impoverire: chiediamo e pretendiamo questo Spirito di vita!

“il cristiano del XXI secolo o sarà un ‘mistico’, - cioè una persona che ha ‘sperimentato’ qualcosa - o non sarà neppure cristiano”.

“la spiritualità è un servizio al mondo”

Ciò costituirà “una nuova ascetica della libertà”

Ed ora prendiamoci una pausa di silenzio!

Donde


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