Papa Francesco

"Voi sapete, cari giovani universitari, che non si può vivere senza guardare le sfide, senza rispondere alle sfide. Colui che non guarda le sfide, che non risponde alle sfide, non vive. La vostra volontà e le vostre capacità, unite alla potenza dello Spirito Santo che abita in ciascuno di voi dal giorno del Battesimo, vi consentono di essere non spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei. Per favore, non guardare la vita dal balcone! Mischiatevi lì, dove ci sono le sfide, che vi chiedono aiuto per portare avanti la vita, lo sviluppo, la lotta per la dignità delle persone, la lotta contro la povertà, la lotta per i valori, e tante lotte che troviamo ogni giorno." Papa Francesco

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sabato 31 marzo 2018

Il capitalismo produce scarti GIOVEDÌ 5 APRILE 2018 PAX CHRISTI

GIOVEDÌ 5 APRILE 2018
Pax Christi punto pace Bologna

ore 
20:45 - Santuario di Santa Maria della Pace - piazza del Baraccano 2 - Bologna
Incontro:
"Il capitalismo produce scarti che poi vuole nascondere" L'economia secondo Papa Francesco

mercoledì 28 marzo 2018

I giovani al papa: desiderio di una Chiesa autentica!

Il Papa aveva chiesto loro di parlare con «faccia tosta», lasciandogli carta bianca sui temi da affrontare e su come affrontarli. E i giovani di tutto il mondo, venuti in 300 a Roma per la riunione del pre-Sinodo, in preparazione alla grande assise di ottobre, insieme ad altri 15mila loro coetanei collegati online tramite gruppi Facebook, non se lo sono fatto ripetere due volte. Quindi nelle quindici pagine del documento finale redatto a conclusione della riunione iniziata lo scorso 19 marzo e diffuso oggi, i ragazzi non hanno esitato ad esprimere le loro istanze e i loro desideri, le aspettative e le necessità, e anche le critiche verso una Chiesa che «appare troppo severa» e «spesso associata ad un eccessivo moralismo», dalla quale si aspettano, anzi pretendono, di non ricevere «risposte annacquate e preconfezionate».

martedì 27 marzo 2018

SONO INDIGNATO! p. Alex Zanotelli

Sono indignato per quanto sta avvenendo sotto i nostri occhi verso i migranti, nell’indifferenza generale. Stiamo assistendo a gesti e a situazioni inaccettabili sia a livello giuridico, etico ed umano.

lunedì 26 marzo 2018

“La comunità che cura” Mercoledì 18 aprile2018 ore 18.30


Riflessione e confronti su “La comunità che cura”
Mercoledì 18 aprile2018 ore 18.30

Aula 1 - Dipartimento
di Scienze dell’Educazione Università di Bologna Via del Guasto 3, Bologna 

«cari giovani, sta a voi la decisione di gridare». (Papa Francesco ai giovani nella domenica delle Palme)

Arrivato al centro di piazza San Pietro, ai piedi dell’obelisco, il Papa benedice le palme e gli ulivi prima di celebrare la Messa che apre la Settimana santa e alla quale prendono parte giovani di Roma e di altre diocesi in occasione della ricorrenza diocesana della XXXIII «Giornata Mondiale della Gioventù». La Celebrazione delle Palme, infatti, coincide con la Gmg. «Far tacere i giovani è una tentazione che è sempre esistita - sostiene Jorge Mario Bergoglio - Gli stessi farisei se la prendono con Gesù e gli chiedono di calmarli e farli stare zitti. Ci sono molti modi per rendere i giovani silenziosi e invisibili - sottolinea il Pontefice nell’omelia pronunciata dopo la proclamazione della Passione del Signore secondo Matteo -Molti modi di anestetizzarli e addormentarli perché non facciano “rumore”, perché non si facciano domande e non si mettano in discussione. Ci sono molti modi di farli stare tranquilli perché non si coinvolgano e i loro sogni perdano quota e diventino fantasticherie rasoterra, meschine, tristi».

domenica 25 marzo 2018

AGGIORNAMENTO pagina Orari di San Sigismondo

SETTIMANA DAL 25 MARZO ALL 1 APRILE

DOMENICA 25 MARZO----------messa 17.30 SAN SIGISMONDO

È memoria sovversiva perché sovverte le nostre costruzioni (Commento di padre Balducci alla DOMENICA DELLE PALME - Anno B)

25 Marzo 2018 - DOMENICA DELLE PALME - Anno B

Non ci sono spazi garantiti, perché non appena uno per salvare la legge sacrifica un debole entra subito nella schiera di quelli che hanno crocifisso il giusto. Siamo allora tutti coinvolti.

PRIMA LETTURA: Is 50,4-7 - SALMO: 21- SECONDA LETTURA: Fil2,6-11- VANGELO: Mc 14,1-15,47

sabato 24 marzo 2018

"La passione di Dio è incarnarsi" (David Maria Turoldo

A mo’ di preghiera
Manda, Signore, ancora profeti,
uomini certi di Dio,
uomini dal cuore in fiamme.
E Tu a parlare dai loro roveti
sulle macerie delle nostre parole,
dentro il deserto dei templi:
a dire ai poveri
di sperare ancora.
Che siano appena tua voce,
voce di Dio dentro la folgore,
voce di Dio che schianta la pietra.
(D.M. Turoldo, Manda, Signore, ancora profeti – in O sensi miei… Poesie 1948-1988)

venerdì 23 marzo 2018

305 giovani in Vaticano per raccontare il mondo che vedono

C’è la giovane sudafricana impegnata contro la tratta delle persone, c’è il seminarista iracheno che ricorda le difficoltà della comunità cristiana in Medio Oriente, c’è il ragazzo buddhista giapponese che porta le angosce di una generazione schiacciata dal consumismo e dalla competitività. Sono alcune delle voci che emergono dalla riunione presinodale in corso da lunedì a sabato in Vaticano per preparare il Sinodo che a ottobre riunirà i vescovi sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.

giovedì 22 marzo 2018

22 marzo: la Giornata mondiale dell’acqua

La natura ha la soluzione. È questa la chiave scelta dall’Onu per celebrare il World Water Day 2018, la Giornata Mondiale dell’Acqua che ogni 22 marzo richiama l’attenzione sull’importanza di valorizzare e proteggere le risorse idriche. Ricordare di non sprecare l’acqua, di non inquinarla, di conservare gli ambienti naturali umidi è un impegno che le Nazioni Unite sostengono dal 1992, coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone, promuovendo attività concrete e supportando eventi in tutto il mondo.

mercoledì 21 marzo 2018

"Un giovane deve essere conscio di avere le ali di un profeta" (Papa Francesco)

Per capire un giovane oggi devi capirlo in movimento, non puoi stare fermo e pretendere di trovarti sulla sua lunghezza d’onda. Se vogliamo dialogare con un giovane dobbiamo essere mobili, e allora sarà lui a rallentare per ascoltarci, sarà lui a decidere di farlo. E quando rallenterà comincerà un altro movimento: un moto in cui il giovane comincerà a stare al passo più lentamente per farsi ascoltare e gli anziani accelereranno per trovare il punto d’incontro. Si sforzano entrambi: i giovani ad andare più piano e i vecchi ad andare più veloci. Questo potrebbe segnare il progresso.

lunedì 19 marzo 2018

Lettera a San Giuseppe: non c'è più tempo per la carezza (don Tonino Bello)

Caro San Giuseppe, 

scusami se approfitto della tua ospitalità e mi fermo per una mezz’oretta nella tua bottega di falegname per scambiare quattro chiacchiere con te. Non voglio farti perdere tempo. Vedo che ne hai così poco, e la mole di lavoro ti sovrasta. Perciò, tu continua pure a piallare il tuo legno, mentre io, seduto su una panca, in mezzo ai trucioli che profumano di resine, ti affido le mie confidenze. Non preoccuparti neppure di rispondermi.

domenica 18 marzo 2018

Aggiornamento pagina ORARI DI SAN SIGISMONDO

NB: domenica 25 marzo la messa viene anticipata di un'ora alle 17,30


SETTIMANA DAL 18 MARZO ALL 25 MARZO


DOMENICA 18 MARZO----------messa 18.30 SAN SIGISMONDO

Un'alleanza scritta nel cuore non usa la coscienza per difendere i propri interessi! (Commento di padre Balducci alla 5^ DOMENICA DI QUARESIMA - Anno B)

18 Marzo 2018 - V DOMENICA DI QUARESIMA - Anno B

Noi che abbiamo voluto scrivere sul frontone del palazzo delle Nazioni Unite: ‘Si cambieranno le lance in falci’ poi, in realtà, abbiamo trasformato le falci in lance. Noi usiamo queste parole per metterle nelle pietre ma non nelle coscienze perché tra il nostro comportamento e quelle parole c’è una tale infedeltà che abbiamo bisogno di molti sofismi per giustificarci, per dirci che in certi casi ammazzare è lecito, per cui siamo al di fuori di questa alleanza.

PRIMA LETTURA: Ger 31,31-34- SALMO: 50- SECONDA LETTURA: Eb 5,7-9- VANGELO: Gv 12,20-33

venerdì 16 marzo 2018

Brasile: Hanno ammazzato Marielle Franco, femminista e attivista contro la violenza della polizia.

«Quanti altri devono ancora morire affinché questa guerra finisca?», si chiedeva Marielle Franco su twitter il 13 marzo scorso. La sera seguente, per le strade della sua Rio, è stata raggiunta da almeno quattro colpi di pistola alla testa. E uccisa. Per gli inquirenti e la politica si tratterebbe di un’esecuzione. Il 15 marzo a partire dalle 11 il corpo di Marielle è stato esposto nella Casa degli Aldermen, mentre in diverse città brasiliane si terranno manifestazioni per chiedere verità e giustizia per la morte di Marielle. La consigliera socialista che si batteva contro la violenza della polizia nelle Favelas.

Arriva il tempo di smettere di giocare con le bambole! (Commento a Giovanni 7,1-2.10.25-30)

Dal Vangelo secondo Giovanni 7,1-2.10.25-30

In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più andare per la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.

Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, detta delle Capanne.
Andati i suoi fratelli alla festa, vi andò anche lui; non apertamente però, di nascosto. 
Alcuni di Gerusalemme dicevano: “Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, e non gli dicono niente. Che forse i capi abbiano riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia”.
Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: “Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure io non sono venuto da me e chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io però lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato”.
Allora cercarono di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettergli le mani addosso, perché non era ancora giunta la sua ora.

Attorno a Gesù si è ormai scatenato un vociare fitto di pensieri tra loro contraddittori: i capi del tempio voglio ucciderlo ma adesso è qui a Gerusalemme e parla liberamente! È stato riconosciuto come Messia ma ci tengono nascosta questa verità? Cosa c'è sotto? Sappiamo però che Gesù è di Nazareth e ha una famiglia di origine: invece si dice che dell'inviato di Dio non si conosce l'origine. Quindi? Chi è Gesù?

giovedì 15 marzo 2018

Pasqua degli universitari

Intonare un canto più bello! (commento al Vangelo secondo Giovanni 5,31-47)

Dal Vangelo secondo Giovanni 5, 31-47Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. Ma voi non volete venire a me per avere vita. Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l’amore di Dio.

Si racconta che le sirene, affascinanti e demoniache, abitatrici di un’isola a occidente delle grandi acque, con la mala del loro canto seducevano irresistibilmente i naviganti che dovevano passare per quello stretto di mare e li facevano perire contro gli scogli. Nel suo viaggio di ritorno, Ulisse

mercoledì 14 marzo 2018

Magari Dio non sta lì per tirarci fregature! (commento a Giovanni 5,17-30)

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco». Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.

Gesù riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati.
Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno.
Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.
Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

Dal vangelo secondo Giovanni 5, 17-30  

Ascoltare la parola di Gesù e fidarsi del Padre che non ci dà fregature, è passare dalla morte alla vita, dall'essere solo e orfano a vivere da fratello/sorella e da figlia/figlio. Ascoltare, cioè trasmettere ad ogni cellula e ad ogni energia del nostro vivo corpo l'impronta della relazione fiduciosa e generosa con gli altri. Lasciarlo fare anche a Dio, magari! 

martedì 13 marzo 2018

BENEDETTO XVI: "Bergoglio uomo di profonda filosofia e teologia"

Uno «stolto pregiudizio». Con queste parole decise Benedetto XVI dal suo eremo in Vaticano bolla l’affermazione secondo la quale il suo successore non avrebbe statura teologica mentre lui, Papa teologo, sarebbe stato soltanto un teorico senza comprendere la vita del cristiano di oggi. Le affermazioni del Papa emerito, che sottolinea anche la «continuità interiore» dei due pontificati, sono contenute in una lettera inviata al Prefetto della Segreteria per la comunicazione Dario Edoardo Viganò, che ne ha letto alcuni passaggi durante la presentazione della collana “La Teologia di Papa Francesco”, edita dalla Libreria Editrice Vaticana (LEV).

domenica 11 marzo 2018

Aggiornamento pagina ORARI DI SAN SIGISMONDO

NB: il servizio per le confessioni PER ASSENZA CONFESSORE  è sospeso fino al 20 marzo

SETTIMANA DAL 4 MARZO ALL 11 MARZO

DOMENICA 11 MARZO----------messa 18.30 SAN SIGISMONDO

Dentro questa pietra sfavilla il frammento d'oro. (Commento di padre Balducci alla 4^ DOMENICA DI QUARESIMA - Anno B)

11 Marzo 2018 – 4^ DOMENICA DI QUARESIMA – Anno B

Ci sono cose che non comprendiamo perché siamo meschini, ma ci sono cose che non comprendiamo perché siamo coerenti con ciò che in noi è più nobile. La morte degli innocenti è qualcosa che ci scandalizza: la teniamo in mano in attesa che Dio ci faccia capire.

PRIMA LETTURA: 2 Cr 36,14-16.19- SALMO: 136- SECONDA LETTURA: Ef 2,4-10- VANGELO:Gv 3,14-21

sabato 10 marzo 2018

CAPPELLANI MILITARI SENZA STELLETTE (comunicato di Pax Christi)


“Con delibera dell’8 febbraio, il Consiglio dei Ministri informa che è stato approvato ‘lo schema d’Intesa tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede sull’assistenza spirituale alle Forze Armate’.  Purtroppo, in questa Intesa ‘l’inquadramento, lo stato giuridico, la retribuzione, le funzioni e la disciplina’ dei cappellani militari restano quasi le stesse di prima” (dall’editoriale di Alex Zanotelli, Mosaico di pace, marzo 2018).

giovedì 8 marzo 2018

8 marzo. Non è un paese per mamme! Difficile essere madri e lavoratrici

"Una 'violenza sottile ma non meno aggressiva' di altre che si leggono ogni giorno sui giornali e sui social. Di cui nessuno parla, ma che condiziona pesantemente, e rischia sempre più di condizionare, non solo le famiglie ma la collettività nel nostro Paese. 

mercoledì 7 marzo 2018

Chiesa e migrazioni: “Continueremo a educare la popolazione a una visione positiva dei migranti”

La Santa Sede proporrà sempre un messaggio di solidarietà. Sui risultati delle elezioni in Italia, con la vittoria di partiti che hanno impostato la campagna elettorale contro i migranti, il cardinale Pietro Parolin dichiara che l’«importante è riuscire a educare la popolazione a una visione positiva dei migranti». E il Vaticano continuerà a farlo. Parola del Segretario di Stato.

martedì 6 marzo 2018

Anche il mare respira (ma gli togliamo ossigeno)

40. Gli oceani non solo contengono la maggior parte dell’acqua del pianeta, ma anche la maggior parte della vasta varietà di esseri viventi, molti dei quali ancora a noi sconosciuti e minacciati da diverse cause. 41...qualunque azione sulla natura può avere conseguenze che non avvertiamo a prima vista, e che certe forme di sfruttamento delle risorse si ottengono a costo di un degrado che alla fine giunge fino in fondo agli oceani. 174. Menzioniamo anche il sistema di governance degli oceani. Infatti, benché vi siano state diverse convenzioni internazionali e regionali, la frammentazione e l’assenza di severi meccanismi di regolamentazione, controllo e sanzione finiscono con il minare tutti gli sforzi. Il crescente problema dei rifiuti marini e della protezione delle aree marine al di là delle frontiere nazionali continua a rappresentare una sfida speciale. In definitiva, abbiamo bisogno di un accordo sui regimi di governance per tutta la gamma dei cosiddetti beni comuni globali.


In acqua non c'è più aria. Non è un gioco di parole, l’oceano sta soffocando. Dalla metà del secolo scorso a oggi le zone oceaniche senza ossigeno, inclusi mari ed estuari, hanno aumentato di ben quattro volte la loro estensione e le aree con una concentrazione molto bassa hanno decuplicato le dimensioni. Il dato, come molte informazioni importanti per il nostro futuro che non hanno ricadute immediate, passa sotto silenzio, o quasi. Ne parlano gli amici di Slow Food, ne parlano gli addetti ai lavori, ma che in mare non ci sia più aria a gran parte dell’informazione mainstream interessa poco. Che vuoi che sia, non si vede, quindi non sarà poi così grave.

domenica 4 marzo 2018

Aggiornamento pagina ORARI DI SAN SIGISMONDO

SETTIMANA DAL 4 MARZO ALL 11 MARZO


DOMENICA 4 MARZO----------messa 18.30 SAN SIGISMONDO

Il Vangelo non si esaurisce mai perché il suo contenuto è l'uomo vivente. (Commento di padre Balducci alla 3^ DOMENICA DI QUARESIMA - Anno B)

4 Marzo 2018 – 3^ DOMENICA DI QUARESIMA – Anno B

L'incontro con Dio non è l'incontro con l'uomo in una conversazione di salotto, o in un viaggio in treno: l'incontro con Dio è l'incontro con l'uomo che ci mette in questione, per comprendere il quale ci vergogniamo di essere quelli che siamo. È il giudizio di Dio che ci parla attraverso l'esistenza squallida e insignificante di una creatura. È allora che Dio ci mette al suo cospetto.

PRIMA LETTURA: Es 20,1-17- SALMO: - SECONDA LETTURA: 1Cor 1,22-25- VANGELO: Gv 2,13-25

sabato 3 marzo 2018

Discernere la voce che ci libera (Videomessaggio di papa Francesco)

«L’epoca in cui viviamo ci chiede di sviluppare una profonda capacità di discernere... Discernere, tra tutte le voci, quale sia quella del Signore, quale sia la Sua voce che ci porta alla Resurrezione, alla Vita, e la voce che ci libera dal cadere nella “cultura della morte». Questo l’invito di Papa Francesco nel videomessaggio per le intenzioni di preghiera del mese di marzo dedicato alla formazione e al discernimento spirituale.

venerdì 2 marzo 2018

La storia non si cancella: intervista a padre Fabrizio Valletti

Il gesuita Fabrizio Valletti, quasi ottantenne, oggi fa base a Scampia, Napoli, dove da anni anima le attività per restituire dignità alle persone del quartiere divenuto nel frattempo famoso per Gomorra. Nel ’68 era un giovane gesuita, non ancora ordinato, e fu fermato dai gendarmi vaticani mentre volantinava dentro la basilica di San Pietro per protestare contro l’arrivo a Roma di Richard Nixon. Qualche anno prima aveva preso parte alle proteste a Valle Giulia, la facoltà di Architettura di Roma, poi fu tra i promotori dell’occupazione dell’Università di Pisa. E nel frattempo si trovò in mezzo ad un episodio a dir poco insolito, il sit-in dei seminaristi e giovani preti (soprattutto latino-americani) che studiavano nella austera Pontificia Università Gregoriana. Un sessantottino a tutto tondo, insomma, che non veniva da una famiglia qualunque (il padre, medico chirurgo, operò Paolo VI), e proprio da Papa Montini, a dimostrazione della sua obbedienza al Pontefice, fu ordinato.

giovedì 1 marzo 2018

La punta del dito (commento a Lc 16,19-31 di Etty Hillesum)

Dal Vangelo secondo Luca 16,19-31

In quel tempo, Gesù disse ai farisei: “C’era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe.