Papa Francesco
"Voi sapete, cari giovani universitari, che non si può vivere senza guardare le sfide, senza rispondere alle sfide. Colui che non guarda le sfide, che non risponde alle sfide, non vive. La vostra volontà e le vostre capacità, unite alla potenza dello Spirito Santo che abita in ciascuno di voi dal giorno del Battesimo, vi consentono di essere non spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei. Per favore, non guardare la vita dal balcone! Mischiatevi lì, dove ci sono le sfide, che vi chiedono aiuto per portare avanti la vita, lo sviluppo, la lotta per la dignità delle persone, la lotta contro la povertà, la lotta per i valori, e tante lotte che troviamo ogni giorno." Papa Francesco
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lunedì 17 aprile 2017
PASQUA: il coraggio di evitare i conflitti! (papa Francesco)
«Nelle complesse talvolta drammatiche
vicende dei popoli, il Signore risorto guidi i passi di chi cerca
giustizia e pace e doni ai responsabili delle nazioni il coraggio di
evitare il dilagare dei conflitti e di fermare il traffico delle
armi».
Dalla loggia centrale della basilica di
San Pietro Papa Francesco pronuncia il suo messaggio di Pasqua Urbi
et Orbi, alla città di Roma e al mondo, in un momento in cui si
addensano ulteriori nubi di guerra.
C'è la tensione sempre più alta
fra la Corea del Nord e gli Stati Uniti, venti di guerra che si
aggiungono alle guerre già dolorosamente combattute, come quella in
Siria, dove non si contano più le vittime innocenti. Ma anche i
tanti conflitti dimenticati, come le guerre civili in Africa e quelli
in America Latina.
«Oggi in tutto il mondo - ha detto il
Papa - la Chiesa rinnova l'annuncio pieno di meraviglia dei primi
discepoli, Gesù è risorto, è veramente risorto come aveva
predetto...! Con la sua resurrezione Gesù Cristo ci ha liberati
dalla schiavitù del peccato e della morte. Tutti noi quando ci
lasciamo dominare dal peccato perdiamo la strada buona e andiamo
errando come pecore smarrite, ma Dio stesso il nostro pastore è
venuto a cercarci e per salvare noi si è abbassato fino
all'umiliazione della croce»
«Il Pastore risorto - ha detto il Papa
- non si stanca di cercare noi suoi fratelli smarriti nei deserti del
mondo, e con i segni della Passione ci attira sulla sua via, la via
della vita. Anche oggi egli prende sulle sue spalle tanti nostri
fratelli e sorelle oppressi dal male nelle sue diverse forme».
Il Pastore risorto, ha detto Francesco,
«va a cercare chi è smarrito nei labirinti della solitudine e
dell'emarginazione», e lo fa attraverso i volti e la vicinanza di
fratelli e sorelle che vanno loro incontro. «Si fa carico di quanti
sono vittime di antiche e nuove schiavitù - ha aggiunto - lavori
disumani, traffici illeciti, sfruttamento e discriminazione», come
anche «gravi dipendenze».
Bergoglio ha ricordato quindi i bambini
e gli adolescenti che «vengono privati della loro spensieratezza»
dai conflitti, e anche «chi subisce violenza dentro le mura della
propria casa». Il Pastore risorto «si fa compagno di strada da
quanti sono costretti a lasciare la propria terra» a causa delle
guerre, degli attacchi terroristici, delle carestie.
«Nelle complesse talvolta drammatiche
vicende dei popoli, il Signore risorto guidi i passi di chi cerca
giustizia e pace e doni ai responsabili delle nazioni il coraggio di
fermare dilagare dei conflitti e di fermare il traffico delle armi».
In questi tempi «in modo particolare sostenga gli sforzi a quanti
portano sollievo e conforto alla popolazione in Siria, vittima di una
guerra che non cessa di seminare terrore e morte». Il Papa ha
staccato gli occhi da testo, ricordando l'ultimo tremendo attacco di
ieri, l'autobomba che ha provocato oltre cento vittime tra i civili
in fuga da Aleppo.
Il Pastore risorto, «doni pace a tutto
il Medio Oriente a partire dalla Terra Santa come pure in Iraq e
nello Yemen». Poi il Papa ha invocato la vicinanza del risorto alle
popolazioni «del Sudan, del Sud Sudan e della Repubblica Democratica
del Congo», dove i conflitti sono «aggravati dalla gravissima
carestia» che sta colpendo alcune regioni dell'Africa».
Il Risorto, «sostenga gli sforzi di
quanti si impegnano a garantire il bene comune delle società in
America Latina segnati da conflitti sociali sfociati talvolta in
violenza». Il Papa invoca la «lotta contro al piaga della
corruzione» e auspica la «ricerca di soluzioni pacifiche per il
consolidamento delle istituzioni democratiche». Francesco ha poi
ricordato l'Ucraina «ancora afflitta da un sanguinoso conflitto»
chiedendo che Dio «accompagni le iniziative volte ad alleviare i
drammi» subiti.
Poi un appello preciso all'Europa. Il
Pastore risorto «doni speranza a quanti attraversano momenti di
crisi e di difficoltà, specialmente a causa della grande mancanza di
lavoro, soprattutto per i giovani».
«Cari fratelli e sorelle - ha concluso
Francesco - quest'anno come cristiani di ogni confessione celebriamo
insieme la Pasqua. Risuona così a una sola voce in ogni parte della
terra l'annuncio più bello, il Signore è veramente risorto come
aveva predetto! Egli doni pace ai nostri giorni!».
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