Papa Francesco in visita alle tombe di don Milani e don MAzzolari

Don Primo Mazzolari, prete che si diede
alla clandestinità collaborando con la Resistenza, nel Dopoguerra
aveva sviluppato un originale pensiero sociale: «Nessuno è fuori
della carità», affermava. Venne criticato e sanzionato
dall'autorità ecclesiastica. Nel 1955 aveva pubblicato
anonimamente un saggio intitolato “Tu non uccidere” con il quale
attaccava a fondo la dottrina della guerra giusta e l'ideologia della
vittoria, optando per la non violenza e auspicando un forte
«movimento di resistenza cristiana contro la guerra» che si
impegnasse per la giustizia, considerata l'altra faccia della pace.
Nel febbraio 1959, Giovanni XXIII lo aveva ricevuto in udienza
salutandolo pubblicamente come «Tromba dello Spirito Santo in terra
mantovana».
Papa Francesco, aprendo la sera del 16
giugno 2016 il convegno della diocesi di Roma, parlando di Giuda e
della necessità di andare incontro alle persone qualunque sia la
loro condizione, aveva detto: «Don Primo Mazzolari fece un bel
discorso su questo, era un prete che aveva capito bene questa
complessità della logica del Vangelo: sporcarsi le mani come Gesù,
che non era pulito andava dalla gente e prendeva la gente come era,
non come doveva essere».
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