Sono necessarie però – lo dico con umiltà e coscienza dei limiti – almeno tre condizioni.
Secondo, dobbiamo camminare non solo un giorno all’anno, ma ogni giorno e ora della nostra vita. La pace è la fatica di costruirla, è il cammino fatto per raggiungerla, è l’impegno profuso per difenderla e diffonderla.
Terzo, la pace presuppone la giustizia, ma la giustizia oggi deve essere anche giustizia ambientale.
Non vanno più scisse, sottolinea Papa Francesco, sofferenze sociali e dissesti ambientali: il grido dei poveri è il grido della Terra asservita. Ecco allora che la costruzione di società più giuste – capaci di abolire le guerre e le violenze, di affermare la dignità, il lavoro, i diritti di tutti – comincia da una diversa etica dello stare insieme e dello stare al mondo, Casa che non vuole padroni e sfruttatori, ma fratelli solidali e figli riconoscenti.
Buon cammino!
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