Papa Francesco

"Voi sapete, cari giovani universitari, che non si può vivere senza guardare le sfide, senza rispondere alle sfide. Colui che non guarda le sfide, che non risponde alle sfide, non vive. La vostra volontà e le vostre capacità, unite alla potenza dello Spirito Santo che abita in ciascuno di voi dal giorno del Battesimo, vi consentono di essere non spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei. Per favore, non guardare la vita dal balcone! Mischiatevi lì, dove ci sono le sfide, che vi chiedono aiuto per portare avanti la vita, lo sviluppo, la lotta per la dignità delle persone, la lotta contro la povertà, la lotta per i valori, e tante lotte che troviamo ogni giorno." Papa Francesco

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lunedì 8 ottobre 2018

Pillole di notizie: Nobel della Pace; Paolo VI e Romero santi; La scomparsa del prof. Pannuti

Denis Mukwege e Nadia Murad hanno vinto il Nobel per la Pace 

Il premio Nobel per la Pace 2018 è stato assegnato a Denis Mukwege e Nadia Murad “per i loro sforzi per mettere fine alle violenze sessuali nei conflitti armati e nelle guerre”
Entrambi i premiati -  ha spiegato il Comitato norvegese -  hanno dato un contributo essenziale per portare l’attenzione sui crimini di guerra.
Mukwege ha dedicato la sua vita ad aiutare e difendere le persone coinvolte in violenze e abusi. Murad ha raccontato le violenze subite e inflitte ad altre persone. 
Grazie al loro lavoro, ripreso spesso dai media internazionali, hanno entrambi contribuito a rendere di attualità e sentito il tema delle violenze sessuali nei conflitti e nelle guerre, consentendo spesso di identificarne gli autori.
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Denis Mukwege davanti all’Ospedale Panzi di Bukavu, Congo, nel 2015


Denis Mukwege è di origini congolesi, ha 63 anni ed è un medico specializzato in ginecologia e ostetricia. È il fondatore dell’Ospedale Panzi di Bukavu, nella parte orientale del Congo, dove è diventato tra i più grandi esperti mondiali nel trattamento dei danni fisici dovuti agli stupri. Con i suoi colleghi, ha trattato migliaia di pazienti, accolte nella clinica dopo i numerosi casi di stupro avvenuti nella lunga guerra civile del paese.
Nel corso degli anni, Mukwege è diventato un simbolo e un punto di riferimento, sia nel Congo sia per la comunità internazionale, per l’assistenza e l’aiuto delle persone che hanno subìto violenze sessuali in guerra e nei conflitti armati. Dice spesso che “la giustizia è un affare di tutti” e che tutti hanno il dovere di segnalare casi di violenze, in qualsiasi condizione e a qualsiasi costo. 
Mukwege ha criticato duramente il governo congolese per non avere fatto abbastanza nel contrasto delle violenze sessuali, estendendo le critiche ad altri governi in giro per il mondo.

Con diversi progetti opera nella zona di Bukawu anche l’Associazione PaceAdesso, fondata dal sen. Giovanni Bersani,  con la quale collaboro.

*Il 14 ottobre ci saranno le santificazioni di Paolo VI e di mons. Oscar Romero. 
Stefano Ceccanti   fa un’interessante riflessione su quali possono essere state le ragioni dell’indubbio ritardo nel riconoscimento della santità di Oscar Romero, ucciso con una fucilata mentre celebrava l’eucaristia. 
*Fede, storia e politica: riflettendo su Paolo VI e Romero santi - di Stefano Ceccanti su : (www.landino.it)
< articolo in allegato >

*La scomparsa del prof. Franco Pannuti
Per ricordare questa bella figura, riporto la toccante lettera sui social con cui La Fondazione Ant lo ricorda: 

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Con immenso dolore Fondazione ANT comunica che è mancato oggi a 86 anni il professor Franco Pannuti. Grazie a lui, visionario di una sanità a misura d’uomo, dove anche gli Ultimi, i Malati, potessero avere una dignità e non fossero lasciati soli, decine di migliaia di persone hanno potuto e potranno continuare a scegliere di vivere il momento della malattia a casa propria, nel calore del nucleo familiare, potendo contare su un’assistenza medica e specialistica come in ospedale.
Oncologo, primario della Divisione di Oncologia dell’Ospedale Malpighi di Bologna dal 1972 al 1997, nel 1978 Pannuti diede il via all’esperienza di ANT, realtà non profit che in quarant’anni di attività ha portato assistenza medica gratuita a oltre 125.000 persone malate di tumore.
Legatissimo alla sua città, il professor Pannuti è stato anche assessore alle Politiche Sociali, Volontariato e Scuola del Comune di Bologna dal giugno 1999 al giugno 2004: Bologna mi ha amato e io ho amato lei, con la città ho un grande debito come cittadino, studente, professionista, amministratore e ho avuto il privilegio di servirla – dichiarò in una intervista - Bologna è stata per noi di ANT il punto di partenza e di arrivo, una grande mamma, un grande incoraggiamento per tutta l’Italia.
Da qui, infatti, l’esperienza di ANT ha saputo replicarsi e moltiplicarsi potendo contare oggi su oltre 20 équipe medico-sanitarie e 120 delegazioni di straordinari volontari che ogni giorno si fanno portatori di quel valore, l’Eubiosia, a cui il professor Pannuti ha dato un nome e dedicato tutte le sue energie: L’idea che negli anni ho coltivato dell’oncologia è un’idea globale che significa prevenzione, ricerca e assistenza. Ma è soprattutto amore. Anche in oncologia bisogna saper infondere amore: i malati ci chiedono di non essere lasciati soli e di non soffrire – diceva il professore – ANT è nata proprio per rispondere, con amore, al richiamo della sofferenza e diffondere quel principio dell’Eubiosia, intesa come insieme di qualità che conferiscono dignità alla vita, dal primo fino all’ultimo respiro.

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