Papa Francesco

"Voi sapete, cari giovani universitari, che non si può vivere senza guardare le sfide, senza rispondere alle sfide. Colui che non guarda le sfide, che non risponde alle sfide, non vive. La vostra volontà e le vostre capacità, unite alla potenza dello Spirito Santo che abita in ciascuno di voi dal giorno del Battesimo, vi consentono di essere non spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei. Per favore, non guardare la vita dal balcone! Mischiatevi lì, dove ci sono le sfide, che vi chiedono aiuto per portare avanti la vita, lo sviluppo, la lotta per la dignità delle persone, la lotta contro la povertà, la lotta per i valori, e tante lotte che troviamo ogni giorno." Papa Francesco

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sabato 11 agosto 2018

L'amore non si improvvisa. Viaggio in Tanzania. 11 agosto 2018 (2)

Penultimo giorno del viaggio comune. Prime prove di autonomia: non solo procurarsi il cibo, ritrovarsi tra le strade fino poco prima ignorate. Oggi inizia il conto alla rovescia della seconda parte del viaggio, ed il desiderio di iniziare si unisce al timore di non riuscire.
Ed invece tutti riescono: è quella parte di viaggio che frutterà maggiormente al loro incontro con le persone. Senza più il gruppo a ripiegare ogni momento vissuto, come i lembi di una stagnola che sigilla il cibo.
Da lunedì apriranno le mani! Sarà il loro viaggio universitario con il Centro Studi Donati a cui daranno forma. Sperando che i titoli contieriani restino ben presenti: SPROVINCIALIZZARE L'UNIVERSITÀ. E poi: IL VERO VIAGGIO INIZIA IL GIORNO DOPO CHE SEI TORNATO.

Nel pomeriggio raggiungiamo Enrico, della Papa Giovanni XXIII. Ha voglia di parlare e il racconto arricchisce (non tutti allo stesso modo) di testimonianza e di idee.

Trascrivo un po di pensieri in libertà.
"
Sono qui dal 95. Una prima esperienza che mi fece capire di essere un altra cultura: ero all'ospedale governativo, stavamo facendo delle presentazioni e mi domandano i dati, nome cognome, finché mi chiedono "che tribù sei?". Ci penso e dico "milanese!".

Sempre mi sono chiesto cosa volevo io e cosa il Signore voleva da me. 

Niente è a caso, ci sono sempre persone che mi hanno lanciato un messaggio che potevo accogliere o rifutare.Importante è l'incontro con qualcuno che da senso alla tua vita. Nulla ha senso se non in quella relazione. Cercate testimoni validi.

Ci sono incontri che superano la religione, riguardano il rapporto che hai con te stesso, della ricerca dentro di te, continue domande che non si esauriscono.

Non mi bastava il lavoro e l'essere un bravo cristiano! 

Vedo in TV don Oreste che presenta un progetto e guardava da dietro lo schermo e chiedeva chi volesse aderire. Io lo ascoltavo e non ho lasciato passare l'occasione.
Io non sono venuto qui per salvare. Se Dio mi chiede questo non ce n'è una altro che risponda al posto mio.

Con i ragazzi di strada accolti condivido la vita.  Non per dare scarpe cibo .... io sono venuto qui perché Signore vuole me qui. E questi ragazzi hanno bisogno di poter rispondere a quella domanda rivolta ad Adamo: dove sei? Senza questo contatto sono morti. Se non sanno dove si trova la loro vita, la propria e quella altrui non ha senso. Sono amati invece e quindi ha senso. Quando vengo in Italia vedo la gente che corre. Nessuno alza gli occhi. Nessuno ride. Ci siamo persi. Non sappiamo più rispondere al "Dove sei?".

L'amore non può essere improvvisazione.
".

Rientriamo con un avventuroso contrattempo, ma tutto è bene ciò che finisce bene.

d onde

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