Papa Francesco

"Voi sapete, cari giovani universitari, che non si può vivere senza guardare le sfide, senza rispondere alle sfide. Colui che non guarda le sfide, che non risponde alle sfide, non vive. La vostra volontà e le vostre capacità, unite alla potenza dello Spirito Santo che abita in ciascuno di voi dal giorno del Battesimo, vi consentono di essere non spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei. Per favore, non guardare la vita dal balcone! Mischiatevi lì, dove ci sono le sfide, che vi chiedono aiuto per portare avanti la vita, lo sviluppo, la lotta per la dignità delle persone, la lotta contro la povertà, la lotta per i valori, e tante lotte che troviamo ogni giorno." Papa Francesco

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mercoledì 21 novembre 2018

L'ora delle rinnovabili! L'energia che manca alla politica?

L’attuale economia basata sugli idrocarburi sembra inevitabilmente destinata a cedere il passo all’era delle energie rinnovabili nei prossimi 20 anni. A dirlo questa volta non sono i “soliti ambientalisti allarmisti”, ma Wood Mackenzie, dal 1923 una delle più importanti società di analisi azionaria del Regno Unito
 per la quale “Il punto di svolta della sostenibilità, quando il mondo passerà dall’età del petrolio e del gas all’età delle rinnovabili, arriverà entro il 2035, a meno di 18 anni da oggi”. Dal rapporto che esamina le forze che modellano la transizione energetica globale “Thinking global energy transitions: the what, if, how and when”, da poco pubblicato proprio da Wood Mackenzie, emerge in modo chiaro che “Entro il 2035 circa il 20% del fabbisogno energetico globale sarà coperto da energia solare o eolica” e “per il 20% di tutte le miglia percorse globalmente da automobili, camion, autobus e biciclette si utilizzeranno motori elettrici anziché a benzina o diesel”. Il risultato sarà che entro il 2040, “la domanda di petrolio evitata dai veicoli elettrici (EVs) raddoppierà a quasi 6 milioni di barili al giorno”.

Nonostante gli sviluppi disomogenei a livello regionale, in Italia l'uso di energie alternative è passato dal 22% (2010) al 33% (2017), un'incremento che però secondo ASviS è ancora insoddisfacente. Per questo il Rapporto propone di attuare una più seria Strategia energetica nazionale che introduca la Carbon Tax “che dovrebbe trovare il posto che merita nel ridisegno complessivo del sistema fiscale del Governo”, e punti al grid parity, "il momento in cui l’energia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili ha lo stesso prezzo dell’energia prodotta tramite fonti energetiche convenzionali". Un lavoro per niente facile e che per ora non sembra tra le priorità di questo Governo. Eppure nonostante le decisioni politiche globali e locali non siano sempre così felici Ghosh è fiducioso: “I prossimi 15 anni saranno fondamentali per studiare, preparare e pianificare la nuova transizione energetica”. Speriamo che qualcuno nel Governo tenga in considerazione il consiglio, visto che non arriva dalla solita ong buonista ed ecologista, ma da analisti azionari.

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