Papa Francesco

"Voi sapete, cari giovani universitari, che non si può vivere senza guardare le sfide, senza rispondere alle sfide. Colui che non guarda le sfide, che non risponde alle sfide, non vive. La vostra volontà e le vostre capacità, unite alla potenza dello Spirito Santo che abita in ciascuno di voi dal giorno del Battesimo, vi consentono di essere non spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei. Per favore, non guardare la vita dal balcone! Mischiatevi lì, dove ci sono le sfide, che vi chiedono aiuto per portare avanti la vita, lo sviluppo, la lotta per la dignità delle persone, la lotta contro la povertà, la lotta per i valori, e tante lotte che troviamo ogni giorno." Papa Francesco

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venerdì 2 novembre 2018

Comunicato Pax Christi *Il 4 novembre non festeggiamo proprio niente!*

"NESSUNA GUERRA E' UNA VITTORIA!"

Non utilizziamo la retorica del 4 novembre per giustificare le guerre di oggi, magari chiamate missioni di pace. Pax Christi rinnova anche quest’anno l’appello a guardare la guerra dalla parte delle vittime.

Come ebbe a dire papa Francesco a Redipuglia, il 13 settembre 2014: “Qui e nell’altro cimitero ci sono tante vittime. Oggi noi le ricordiamo. C’è il pianto, c’è il lutto, c’è il dolore. E da qui ricordiamo le vittime di tutte le guerre. Anche oggi le vittime sono tante… Come è possibile questo? E’ possibile perché anche oggi dietro le quinte ci sono interessi, piani geopolitici, avidità di denaro e di potere, c’è l’industria delle armi, che sembra essere tanto importante!”

La Prima guerra mondiale è stata una vera strage, “un’inutile strage” come la definì papa Benedetto XV.

Tra le tante voci che si sono levate in questi giorni vogliamo esprimere la solidarietà di tutta Pax Christi al vescovo di Bolzano-Bressanone, Ivo Muser che ha scritto nella sua lettera pastorale/: “Nessuna guerra è una vittoria In questi giorni in cui si ricorda, si riflette e si commemora, nessuno dovrebbe parlare di vittoria. I monumenti di ogni genere inneggianti alla vittoria, che rimandano a dittature e guerre, dovrebbero perdere la loro forza di attrazione una volta per tutte. Sarebbe un segno concreto e lungimirante se la piazza davanti al monumento alla Vittoria a Bolzano fosse rinominata in piazza dedicata alla pace, alla riconciliazione, alla comprensione, alla volontà di convivenza! Non si chiamano vittorie quelle che si raggiungono attraverso guerra, nazionalismo, disprezzo di altri popoli, lingue e culture. Alla fine di una guerra ci sono sempre e solo sconfitti!

Ma furono tante le forme di dissenso alla guerra e di disobbedienza che, già nel 1915-18, maturavano nella popolazione civile e negli eserciti. Primordi di obiezione di coscienza. Presentiamo e rilanciamo, proprio alla vigilia del 4 novembre, *il dossier di Mosaico di pace di novembre: “Obiezione alla Grande guerra" a cura di Diego Cipriani e con interventi anche di Ercole Ongaro, Sergio Tanzarella, Luca Kocci e Giorgio Giannini.

(Informazioni e richieste: abbonamenti@mosaicodipace.it mailto abbonamenti@mosaicodipace.it - 080-3953507)

Perché alla morte per guerra si può obiettare, ieri come oggi.

Firenze, 31 ottobre 2018 *Pax Christi Italia*
http://www.paxchristi.it/?p=14767

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Contatti:

Segreteria Nazionale di Pax Christi: 055/2020375 -info@paxchristi.it <mailto:info@paxchristi.it>- www.paxchristi.it
Coordinatore Nazionale di Pax Christi: d. Renato Sacco renatosacco1@gmail.com <mailto:drenato@tin.it>

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