Papa Francesco

"Voi sapete, cari giovani universitari, che non si può vivere senza guardare le sfide, senza rispondere alle sfide. Colui che non guarda le sfide, che non risponde alle sfide, non vive. La vostra volontà e le vostre capacità, unite alla potenza dello Spirito Santo che abita in ciascuno di voi dal giorno del Battesimo, vi consentono di essere non spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei. Per favore, non guardare la vita dal balcone! Mischiatevi lì, dove ci sono le sfide, che vi chiedono aiuto per portare avanti la vita, lo sviluppo, la lotta per la dignità delle persone, la lotta contro la povertà, la lotta per i valori, e tante lotte che troviamo ogni giorno." Papa Francesco

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lunedì 4 giugno 2018

transizione energetica e la cura della nostra casa comune (un incontro in Vaticano con i capi delle multinazionali dell'energia)

Un incontro a porte chiuse in Vaticano organizzato da un'università cattolica statunitense, per far incontrare i capi delle multinazionali dell'energia con Papa Francesco e quanti nella Santa Sede si occupano di ambiente. È l'evento di due giorni previsto l'8 e il 9 giugno presso la Casina Pio IV in Vaticano, sede della Pontificia Accademia delle Scienze, promosso dalla Notre Dame University. Vi parteciperanno, informa l'agenzia Reuters, i massimi livelli delle compagnie ExxonMobil, Eni , British Petroleum, Royal Dutch Shell, Equinor (l'ex Statoil norvegese) e Pemex. L'Eni sarà rappresentato dall'amministratore delegato Claudio De Scalzi. Il titolo dell'incontro è “La transizione energetica e la cura della nostra casa comuneˮ. 



Nel paragrafo 165 dell'enciclica Laudato si', dedicata alla cura del creato, Papa Francesco ha scritto: «Sappiamo che la tecnologia basata sui combustibili fossili, molto inquinanti – specie il carbone, ma anche il petrolio e, in misura minore, il gas - deve essere sostituita progressivamente e senza indugio. In attesa di un ampio sviluppo delle energie rinnovabili, che dovrebbe già essere cominciato, è legittimo optare per l'alternativa meno dannosa o ricorrere a soluzioni transitorie».

Molti dei colossi dell'energia da tempo, oltre al petrolio, si occupano dell'estrazione e della vendita di gas come pure cominciano a guardare alle energie rinnovabili. Ed è nota la crescente pressione sulle compagnie petrolifere per la riduzione delle emissioni inquinanti che incidono sui cambiamenti climatici.

«L’incontro ha per fine dialogare con i CEO delle compagnie petrolifere - spiega alla Stampa il vescovo Sanchez Sorondo, cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze - per sapere fino a che punto sono consapevoli che il petrolio è la principale causa del cambio climatico cioè il riscaldamento globale che sta rovinando il pianeta. È importate perché loro oggi non solo comandano l’economia ma anche la politica di molte nazioni, particolarmente del G20. Si tratta di suggerire loro, e tramite loro ai politici, che investano in energie rinnovabili o nella de-carbonizzazione come nuova sfida, traguardo socio-economico, fonte di lavoro e benessere della casa comune. Speriamo che vogliano ascoltare il messaggio, come già qualcuna sta facendo. Sono loro che hanno voluto l’incontro e ne siamo contenti per iniziare un dialogo serio, critico e costruttivo».

Intanto il 6 giugno, a Bruxelles il Movimento Cattolico Mondiale per il Clima, insieme alle tre reti europee delle conferenze episcopali (COMECE, CCEE, Justice and Peace Europe), organizza il primo “Laudato si' Reflection Dayˮ a livello europeo sul tema della “Finanza sostenibile in Europa e nella Chiesaˮ. 

(tratto da VaticanInsider)

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