transizione energetica e la cura della nostra casa comune (un incontro in Vaticano con i capi delle multinazionali dell'energia)

Un incontro a porte chiuse in Vaticano organizzato da un'università cattolica statunitense, per far incontrare i capi delle multinazionali dell'energia con Papa Francesco e quanti nella Santa Sede si occupano di ambiente. È l'evento di due giorni previsto l'8 e il 9 giugno presso la Casina Pio IV in Vaticano, sede della Pontificia Accademia delle Scienze, promosso dalla Notre Dame University. Vi parteciperanno, informa l'agenzia Reuters, i massimi livelli delle compagnie ExxonMobil, Eni , British Petroleum, Royal Dutch Shell, Equinor (l'ex Statoil norvegese) e Pemex. L'Eni sarà rappresentato dall'amministratore delegato Claudio De Scalzi. Il titolo dell'incontro è “La transizione energetica e la cura della nostra casa comuneˮ. 



Nel paragrafo 165 dell'enciclica Laudato si', dedicata alla cura del creato, Papa Francesco ha scritto: «Sappiamo che la tecnologia basata sui combustibili fossili, molto inquinanti – specie il carbone, ma anche il petrolio e, in misura minore, il gas - deve essere sostituita progressivamente e senza indugio. In attesa di un ampio sviluppo delle energie rinnovabili, che dovrebbe già essere cominciato, è legittimo optare per l'alternativa meno dannosa o ricorrere a soluzioni transitorie».

Molti dei colossi dell'energia da tempo, oltre al petrolio, si occupano dell'estrazione e della vendita di gas come pure cominciano a guardare alle energie rinnovabili. Ed è nota la crescente pressione sulle compagnie petrolifere per la riduzione delle emissioni inquinanti che incidono sui cambiamenti climatici.

«L’incontro ha per fine dialogare con i CEO delle compagnie petrolifere - spiega alla Stampa il vescovo Sanchez Sorondo, cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze - per sapere fino a che punto sono consapevoli che il petrolio è la principale causa del cambio climatico cioè il riscaldamento globale che sta rovinando il pianeta. È importate perché loro oggi non solo comandano l’economia ma anche la politica di molte nazioni, particolarmente del G20. Si tratta di suggerire loro, e tramite loro ai politici, che investano in energie rinnovabili o nella de-carbonizzazione come nuova sfida, traguardo socio-economico, fonte di lavoro e benessere della casa comune. Speriamo che vogliano ascoltare il messaggio, come già qualcuna sta facendo. Sono loro che hanno voluto l’incontro e ne siamo contenti per iniziare un dialogo serio, critico e costruttivo».

Intanto il 6 giugno, a Bruxelles il Movimento Cattolico Mondiale per il Clima, insieme alle tre reti europee delle conferenze episcopali (COMECE, CCEE, Justice and Peace Europe), organizza il primo “Laudato si' Reflection Dayˮ a livello europeo sul tema della “Finanza sostenibile in Europa e nella Chiesaˮ. 

(tratto da VaticanInsider)

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