Papa Francesco

"Voi sapete, cari giovani universitari, che non si può vivere senza guardare le sfide, senza rispondere alle sfide. Colui che non guarda le sfide, che non risponde alle sfide, non vive. La vostra volontà e le vostre capacità, unite alla potenza dello Spirito Santo che abita in ciascuno di voi dal giorno del Battesimo, vi consentono di essere non spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei. Per favore, non guardare la vita dal balcone! Mischiatevi lì, dove ci sono le sfide, che vi chiedono aiuto per portare avanti la vita, lo sviluppo, la lotta per la dignità delle persone, la lotta contro la povertà, la lotta per i valori, e tante lotte che troviamo ogni giorno." Papa Francesco

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mercoledì 12 luglio 2017

Sotto la tenda bianca, a Mòria, un ragazzino ha allungato a papa Francesco un disegno...


Francesco è rimasto scosso, si vede che ci tiene molto e quando fa la sua comparsa nel settore dell’aereo Alitalia che riporta lui, il seguito e i giornalisti a Roma, fa portare anche quei fogli colorati. Forse si aspetta una domanda sull’emozione provocata dagli incontri della giornata. E visto che non arriva, a un certo punto ne parla comunque prendendo lui l’iniziativa. 


«Voglio dirlo oggi, quello che ho visto e che voi stessi avete visto, in quel campo per rifugiati… era da piangere! I bambini… Ho portato con me, per farvi vedere: i bambini mi hanno regalato tanti disegni». Francesco mostra i fogli uno a uno. «Che cosa vogliono i bambini? Pace, perché soffrono… Ma cosa hanno visto, quei bambini! Guardate questo: hanno visto anche un bambino annegare. Questo i bambini l’hanno nel cuore! Davvero, oggi era da piangere. Lo stesso tema lo ha fatto questo bambino: si vede che il barcone che viene dall’Afghanistan torna alla Grecia. Questi bambini hanno nella memoria questo! E ci vorrà tempo per elaborarlo. Guardate questo: il sole che vede e piange. Ma se il sole è capace di piangere, anche a noi una lacrima farà bene».   

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