Papa Francesco

"Voi sapete, cari giovani universitari, che non si può vivere senza guardare le sfide, senza rispondere alle sfide. Colui che non guarda le sfide, che non risponde alle sfide, non vive. La vostra volontà e le vostre capacità, unite alla potenza dello Spirito Santo che abita in ciascuno di voi dal giorno del Battesimo, vi consentono di essere non spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei. Per favore, non guardare la vita dal balcone! Mischiatevi lì, dove ci sono le sfide, che vi chiedono aiuto per portare avanti la vita, lo sviluppo, la lotta per la dignità delle persone, la lotta contro la povertà, la lotta per i valori, e tante lotte che troviamo ogni giorno." Papa Francesco

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martedì 28 novembre 2017

Ma tu lo sai dov'è Myanmar? Il viaggio di papa Francesco è iniziato

Il Papa arriva a Yangon, in Myanmar, e per la terza volta dall’inizio del suo pontificato visita Paesi dell’Estremo Oriente, segno di un’attenzione particolare dedicata al grande continente asiatico. Dopo la Corea (2014), lo Sri Lanka e le Filippine (2015) il Papa argentino approda nella ex Birmania, lussureggiante Paese dalla fragile democraziae dalle tante contraddizioni, segnato dal caso dei Rohingya, la minoranza etnico-religiosa musulmana dello Stato birmano del Rakhine, discriminati e perseguitati da decenni: più di mezzo milione di loro sono stati costretti ad abbandonare le loro case per trovar rifugio in Bangladesh. E proprio il Bangladesh sarà – dal 30 novembre – la seconda tappa del viaggio papale. Se per il Myanmar si tratterà della prima visita di un Pontefice, non è così per il Bangladesh, dove vennero già Paolo VI (nel 1970, quando ancora lo Stato indipendente non esisteva, e Dacca si trovava nel Pakistan orientale), e Giovanni Paolo II (nel 1986).  
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