Papa Francesco

"Voi sapete, cari giovani universitari, che non si può vivere senza guardare le sfide, senza rispondere alle sfide. Colui che non guarda le sfide, che non risponde alle sfide, non vive. La vostra volontà e le vostre capacità, unite alla potenza dello Spirito Santo che abita in ciascuno di voi dal giorno del Battesimo, vi consentono di essere non spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei. Per favore, non guardare la vita dal balcone! Mischiatevi lì, dove ci sono le sfide, che vi chiedono aiuto per portare avanti la vita, lo sviluppo, la lotta per la dignità delle persone, la lotta contro la povertà, la lotta per i valori, e tante lotte che troviamo ogni giorno." Papa Francesco

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venerdì 28 settembre 2018

Marcia Perugia-Assisi (7 ottobre 2018)

Tu puoi cambiare le cose”. Che bello questo appello all’impegno e alla responsabilità. Il cambiamento nasce dal basso, ma nasce prima ancora “da dentro”, dai cuori e dalle coscienze.
Sono necessarie però – lo dico con umiltà e coscienza dei limiti – almeno tre condizioni.
Primo, le cose cambiano se le cambiamo insieme. La relazione e la concordia sono la premessa del bene, la divisione e la contrapposizione gli avamposti del male. 

 
Secondo, dobbiamo camminare non solo un giorno all’anno, ma ogni giorno e ora della nostra vita. La pace è la fatica di costruirla, è il cammino fatto per raggiungerla, è l’impegno profuso per difenderla e diffonderla.
 
Terzo, la pace presuppone la giustizia, ma la giustizia oggi deve essere anche giustizia ambientale. 
 
Non vanno più scisse, sottolinea Papa Francesco, sofferenze sociali e dissesti ambientali: il grido dei poveri è il grido della Terra asservita. Ecco allora che la costruzione di società più giuste – capaci di abolire le guerre e le violenze, di affermare la dignità, il lavoro, i diritti di tutti – comincia da una diversa etica dello stare insieme e dello stare al mondo, Casa che non vuole padroni e sfruttatori, ma fratelli solidali e figli riconoscenti.
Buon cammino!

d. Luigi Ciotti




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