Papa Francesco

"Voi sapete, cari giovani universitari, che non si può vivere senza guardare le sfide, senza rispondere alle sfide. Colui che non guarda le sfide, che non risponde alle sfide, non vive. La vostra volontà e le vostre capacità, unite alla potenza dello Spirito Santo che abita in ciascuno di voi dal giorno del Battesimo, vi consentono di essere non spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei. Per favore, non guardare la vita dal balcone! Mischiatevi lì, dove ci sono le sfide, che vi chiedono aiuto per portare avanti la vita, lo sviluppo, la lotta per la dignità delle persone, la lotta contro la povertà, la lotta per i valori, e tante lotte che troviamo ogni giorno." Papa Francesco

Translate

domenica 26 maggio 2019

FIORI DI STRADA (mostra fotografica di Kisedet ed il servizio con i bimbi di strada di Dodoma) 28/5-1/6



FIORI DI STRADA L'impegno di KISEDET per la TANZANIA

Mostra fotografica di Romina Remigio
 e Andrea Simeone, Claudio Capoferri, Giovanni Iannaccio, Marcello Fiocchi e Stefano Barbieri

28 maggio - 1 giugno 
D.to  Scienza dell'Educazione  “Giovanni Maria Bertin” Via Filippo Re n° 6 Bo

Presentazione martedi 28 maggio ore 21.00 
“ Sala Don Contiero ” - Via San Sigismondo 7 Bo  

OCCHIO, TESTA E CUORE
Fare fotografia è mettere sulla stessa linea di mira il cuore, la mente e l’occhio.” (Henri Cartier-Bresson)


Queste le parole di un grandissimo Maestro della fotografia, in particolare di quella che si chiama Street photography, la più vicina alla vita quotidiana delle persone, sia che vivano nelle grandi città che nei piccoli villaggi, sia che vivano a Londra, Berlino o Parigi sia che vivano a Dodoma, in Tanzania, e nei villaggi limitrofi, come: Kigwe, Chigongwe, Chawa…

Ed è questo l’obiettivo di, “Fiori di Strada”, scaturito dall’esperienza viva di Giovanna Moretti, dalle immagini di Romina Remigio e di chi opera nel Kisedet da ormai più di 20 anni. Sono più di 20 anni che i tanti sostenitori e operatori di questa associazione tanzaniana nata per “ lavorare con e non lavorare per ” allineano gli occhi, la testa e il cuore quotidianamente, prendendosi cura dei bambini nei villaggi da educare e mandare a scuola, ora anche occupandosi del fenomeno degli “street children” (guarda caso un’espressione in sintonia con “street photography”), un fenomeno in preoccupante ascesa in questi ultimissimi anni.

Quello che leggerete nel libro  e vedrete nella mostra  non è nient’altro che una testimonianza sofferta ma non patetica, vera e non edulcorata del lavoro, della fatica, dei drammi quotidiani che si affrontano in una delle tante zone dell’Africa dove sono attive le ONG, a volte bistrattate ed insultate sui social, spesso per pura ignoranza.

Lo scopo della mostra è anche quello di raccogliere fondi per finanziare i progetti di cui si occupa Kisedet e, in Italia, il suo Gruppo di appoggio storico, Gruppo Tanzania Onlus, realtà operativa della Bassa pianura Bergamasca (dove Giovanna Moretti è nata) al quale si sono aggiunte negli anni associazioni più grandi e ramificate come Progetto Agata Smeralda ( Fi ) e Pact Usaid ( USA )

Per farlo bisogna che i visitatori  allineino i propri occhi, la propria mente ma soprattutto il proprio cuore per stamparsi dentro una “fotografia palpitante”, vera e onesta che li induca a sentirti partecipi di un progetto che vale la pena di sostenere, perché è una di quelle piccole cose che poi diventa grande, uno di quei piccoli passi di cui parla anche Papa Francesco quando dice che ogni cammino, per quanto lungo, comincia sempre da un piccolo passo, una di quelle gocce con cui poi si riempie il mare, una di quelle tante azioni che passano apparentemente inosservate ma che poi lasciano il segno, uno di quei tanti piccoli semi che non aspettano altro che un terreno/cuore fertile su cui germogliare.

A ben vedere questo libro e queste fotografie sono una testimonianza concreta di una “lucida follia”, che spesso ha spinto uomini audaci ad osare, ad andare oltre i limiti del proprio tempo, anche se senza strepiti, urla o chissà che imprese eclatanti.

Per i credenti l’uomo è “immagine di Dio”, per chi non crede l’uomo è un groviglio casuale di atomi: in questo libro troverete parole e immagini che ci dicono che, al di là di quello che ciascuno di noi crede, quello che ci tiene uniti è l’obiettivo comune di render migliore il pianeta su cui ci è stato dato di vivere.

Ringraziamo il D.to di Scienza dell'Educazione, il Centro Studi Donati, Don Francesco Ondedei e Pilenghi Claudio per per l’attenzione, la cura e l’ospitalità e, soprattutto, per avere allineato occhi, mente e cuore.
  
Prof. Giovanni Iannaccio 

Presidente Gr Tz Onlus

Nessun commento:

Posta un commento